Sull’isola più vaccini agli assistenti familiari che agli anziani ultra 80enni: una "stranezza" condivisa solo con la Calabria
di Redazione

Ragusa – In testa alla graduatoria nazionale dei vaccini ci sono tre regioni – Emilia Romagna, Toscana e Veneto – e la provincia di Trento hanno somministrato almeno una dose ad oltre il 90% degli appartenenti alla fascia. Cinque regioni sono invece sotto la media nazionale: Sicilia e Calabria non raggiungono invece il 60% . Ma le due regioni, ultime per capacità di vaccinazione sugli over 80 (sia con una che con due dosi), sono accomunate anche da un altro aspetto: l’alto numero di somministrazioni ai “soggetti fragili e caregiver”. A questa categoria (fino a qualche giorno fa inclusa nel generico “altro”) sono andate a livello nazionale circa il 12,8% di dosi. In Calabria la percentuale è invece dieci punti più alta (22,8%) e in Sicilia addirittura il doppio.
Non solo: sull’isola il numero assoluto di vaccini distribuito tra soggetti fragili e caregiver (318mila) è superiore rispetto a quello degli over 80 (279mila). Il sospetto è che furbizie, psicosi e disorganizzazione abbiano giocato – tutte insieme – una parte importante in queste anomalie. Che la Sicilia abbia seguito criteri propri nella vaccinazione lo si può dedurre anche guardando alla categoria 70-79 anni: in questa fascia d’età la regione è seconda per persone vaccinate anche con il richiamo (9,9% contro una media del 5,7%). Con una dose sola, invece, l’Isola torna sotto la media nazionale insieme ad altre otto regioni.
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