Ispica, Rg – A una settimana dalla fine ufficiale delle vacanze di Natale, "se l'83% degli studenti è in presenza, il resto è in didattica a distanza ma soprattutto in didattica digitale integrata: parte degli alunni in classe, e parte in collegamento da casa. Nel mio istituto di Ispica ho due amministrativi che si occupano soltanto di contare i casi Covid e trasmettere i dati alle autorità sanitarie, il problema è che le Asp non sempre riescono a gestire il flusso di informazioni e tutto si impantana".
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È una fotografia che vale un po' per tutto il Ragusano quella scattata da Maurizio Franzò, presidente siciliano dell'Associazione presidi e dirigente scolastico del liceo Curcio di Ispica, dove fino a ieri si contavano due classi in Dad, 27 in Did e 30 alunni positivi: "Almeno per un mese andremo avanti così", prevede Franzò. Non va meglio in altre province: oltre 20 studenti positivi anche all'istituto comprensivo De Amicis di Enna: "Per ora ce la caviamo con una sola classe in Dad – dice il preside, Filippo Gervasi -, ma continuiamo a ricevere segnalazioni dalle famiglie".
Tanti referenti Covid si portano il lavoro a casa, sabato e domenica. E’ diventato difficile aggiornare i calcoli: in tutta l’Isola saranno circa 2mila le classi con le lezioni al pc, tutte o in parte; e decine di migliaia gli assenti dalle aule. La stragrande maggioranza dei ragazzi, comunque, sarebbe regolarmente tra i banchi. Anche sul territorio ibleo i contagi continuano ad essere tanti ogni giorno, così come i decessi, ma il sistema istruzione siciliano - nonostante le incursioni di teppisti no vax – per il momento continua a reggere nella tempesta.