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Covid, vaccino ogni anno come per l'influenza?

Concentrarsi sull'aggiornamento dei vaccini di modo che possano coprire anche queste nuove varianti

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In queste ultime settimane, in conseguenza della circolazione di una nuova variante del coronavirus, si assiste un incremento significativo dei contagi. Insomma l'estate non ha portato a una frenata dei contagi ed anzi il virus continua a circolare e quindi ad infettare un numero sempre più crescente di persone.

Covid: il punto sulla pandemia
A fare il punto sulla situazione è Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute che spiega: "Questo virus avrà bisogno di una protezione di comunità ogni anno, come accade con il virus influenzale. Io non so se nel 2023 sarà questo il virus che circolerà o un altro". Sileri loda i progressi ottenuti con la vaccinazione di massa: "è il modo in cui il virus passa da una fase di pandemia verso una fase di endemia. Un passaggio che abbiamo accelerato grazie alla vaccinazione di massa". Per il sottosegretario è importante concentrarci sull'aggiornamento dei vaccini di modo che possano coprire anche queste nuove varianti, altrimenti in caso contrario: "a ottobre qualche problema in più lo avremo".

Sempre in tema di vaccini è dello stesso avviso Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) che all'Adnkronos spiega che: "Oggi si deve fare una buona comunicazione sul vaccino bivalente in autunno, non sarà l'ennesimo richiamo ma la vaccinazione annuale a cui dovremmo abituarci".

Riguardo al punto sulla pandemia Sileri sottolinea che anche lo scorso anno, più o meno in questo periodo, cominciava a diffondersi una nuova variante con un aumento dei casi che: "fu contenuta molto bene prevalentemente grazie all'introduzione del Green Pass". Quest'anno invece secondo Sileri non c'è molto da preoccuparsi in quanto "il virus è meno cattivo e agisce su persone in larga parte vaccinate".

Riguardo all'obbligo di indossare le mascherine così invece si è espresso il sottosegretario alla salute: "Rendere la mascherina obbligatoria oggi non avrebbe molto senso, perché tra 15-20 giorni il picco sarà già passato in quanto ogni ondata tende a spegnersi da sola dopo 40-50-60 giorni". Sileri sottolinea che la mascherina resta un presidio fondamentale, in particolare ritiene che l'uso sia fortemente raccomandato nei luoghi chiusi, dove quindi non vi è la possibilità di distanziarsi adeguatamente e "in alcuni contesti come quello degli ospedali e delle RSA".


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