"Adoro tutto ciò che è rosso. Ho un problema quando mi trovo davanti ai pomodori".
Cristiano Malgioglio (Ramacca, 1945) si confessa al Corriere della Sera: "Anche quando vedo un’anguria aperta non mi so trattenere, è come se fossi di fronte a un gioiello, divento pazzo. Ho chiamato un mio amico analista e gli ho chiesto: ma che devo fare per questo problema? Mi ha detto: ti fa stare bene? Benissimo, allora continua a guardare pomodori".
Da ragazzo faceva il postino a Genova, il siciliano Malgioglio, città che scelse nella speranza di recapitare una lettera a Gino Paoli. La sua carriera è iniziata però grazie a un incontro fortunato con Fabrizio De Andrè. "Lo andavo a disturbare in continuazione. Un giorno mi ha ricevuto e sono riuscito a fargli sentire le mie canzoni. A quel punto mi aveva promesso di farmi conoscere il capo della Ricordi, a Milano, e sapendo che non avevo soldi nemmeno per il treno, mi aveva pagato il biglietto in prima classe, una meraviglia. Lì, ho conosciuto Dori Ghezzi: li ho fatti incontrare e da quella sera non si sono più lasciati".
"Mi sento miracolato -confessa Cristiano-. Ho scoperto per caso di avere un tumore maligno. Mi spalmavo la crema sulle gambe, e non lo faccio mai: ho visto un neo. Dovevo partire per il Brasile, sulla scia del successo di "Mi sono innamorato di tuo marito". Per scrupolo mi sono fatto controllare e hanno deciso di operarmi subito, dicendo addirittura che altrimenti avrei avuto pochi mesi di vita. In quel punto avrei dovuto fare il tatuaggio di Jennifer Lopez, all’inizio. Poi, per mostrarlo di più ho preferito l’esterno della gamba. Se non avessi cambiato idea non me ne sarei mai accorto: posso dire che Jennifer Lopez ha fatto il miracolo".