Morta a 34 anni per le conseguenze di una missione in Kossovo
di Redazione

Raddusa, Catania – Oggi, festa della mamma, nella sede sezionale di piazza Umberto I, a Raddusa, con una cerimonia solenne, alla presenza di autorità civili, militari, ecclesiastiche e associative, si terrà la manifestazione di intitolazione della locale sezione Associazione Nazionale Bersaglieri di Raddusa al bersagliere sergente Daniela Angela Tosto.
Un riconoscimento importante per Daniela Tosto che ha dedicato tutta la sua giovane vita, con devozione e amore, all’esercito, ai suoi familiari, al marito e al figlio infinitamente adorato e a quanti hanno avuto la fortuna e l’onore di incrociare la sua meravigliosa esistenza. Chi era Daniela Tosto? Nata a Catania il 30 giugno 1979, Daniela ha vissuto una vita serena e, sin da ragazza, ha coltivato grandi progetti d’amore verso il prossimo. Nell’agosto del 2000 partecipa al concorso straordinario per le prime donne soldato, motivata dal desiderio di partecipare alle missioni di pace. Lo vince e il 3 gennaio 2001, giunge al 235° reggimento “Piceno”. Da lì inizia il suo nuovo percorso di vita, che si è concluso, come servizio, il 3 ottobre 2011 data di congedo a causa della malattia.
Nel 2002, con il 18° reggimento Bersaglieri di Cosenza, corona la sua brama di pace partecipando all’operazione “Joint Guardian” e viene schierata, in Kosovo, nell’area bombardata dall’uranio impoverito. Il 18 novembre 2009 le viene diagnosticato un tumore al pancreas, con metastasi al fegato e ai linfonodi dell’addome. Il referto è inesorabile: Daniela, avrebbe avuto tre mesi o al massimo sei mesi di vita, perché il cancro aveva raggiunto il quarto stadio terminale, a 30 anni le cellule si moltiplicano velocemente. La malattia, soprannominata la “Sindrome dei Balcani”, la colpisce con tutta la sua ferocia e crudeltà, e in seguito viene riconosciuta come conseguenza delle missioni in Kosovo. Ma lei non si è mai abbattuta, non ha mai perso la fiducia verso Dio, a Lui si è affidata affinché fosse fatta la Sua volontà. È stata una combattente per la vita e per la pace.
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