Dopo due edizioni condizionate dalla pandemia, quest'anno la consegna delle statuette ha avuto un sapore ancora più speciale con il ritorno tutti insieme in sala.
di Redazione
David di Donatello, trionfo per Sorrentino e Mainetti: “E’ stata la mano di dio” miglior film
Dopo due anni la cerimonia per i premi del cinema italiano è tornata in presenza. “Freaks Out” porta a casa il maggior numero di premi anche se prevalentemente tecnici
Dopo due edizioni condizionate dalla pandemia, quest’anno la consegna delle statuette ha avuto un sapore ancora più speciale con il ritorno tutti insieme in sala. A celebrarla Carlo Conti e Drusilla Foer che hanno consegnato venticinque David di Donatello, un David alla Carriera e due David Speciali.
E’ stata la mano di dio”, di Paolo Sorrentino a sbancare la 67esima edizione dei David di Donatello portandosi a casa il premio per miglior film, regia, attrice non protagonista Teresa Saponangelo, fotografia e David giovani. È stata la mano di Dio distribuito grazie a Netflix è probabilmente il titolo più visto e conosciuto dal pubblico.
E’ però il fantasy “Freaks Out” di Gabriele Mainetti il film a ottenere più statuette, ben sei, ma prevalentemente tecniche, contro le cinque dell’opera di Sorrentino.
Tre David per “Ennio”, il documentario di Giuseppe Tornatore su Ennio Morricone.
Premio speciale per Sabrina Ferilli, premio alla carriera per Giovanna Ralli.

Il cinema è un luogo d’amore. Nel passato, nel presente, nel futuro». È questa frase così carica di romanticismo di Drusilla Foer una delle chicche più belle della cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2022, arrivata in un momento particolarmente critico per il cinema italiano vista la scarsissima presenza del pubblico in sala degli ultimi mesi. La macchina, però, si sforza di ripartire, e gli sforzi della filiera produttiva sono a dir poco ammirevoli vista l’infinità di pellicole sfornate quest’anno ma che, purtroppo, molti spettatori non hanno avuto modo di vedere, impigriti dai cinema domestici che le piattaforme ci hanno illuso di offrirci senza bisogno di alzarci dal divano. Allora, come ha avuto modo di sottolineare Silvio Orlando dal palco, è il caso di «muovere il culo», perché il Paese che ha dato i natali a Rossellini, Fellini, De Sica, Scola, Germi, Antonioni, Wertmüller e Visconti solo per citarne alcuni non può accartocciarsi su sé stesso mentre il resto d’Europa prolifica e macina consensi.
David di Donatle 2022: tutti i vincitori della serata del cinema
A fare la parte del Leone “Freaks out” con sei David (fotografia, scenografia, acconciatura, trucco, produttori, effetti visivi); cinque per “E’ stata la mano di dio” di Paolo Sorrentino (film, regia, attrice non protagonista, fotografia, David giovani). “Una felicità” per il regista napoletano. L’esperienza di Silvio Orlando e la giovinezza di Swamy Rotolo per i due migliori attori protagonisti. Al 64enne attore napoletano il David per “Ariaferma”, alla 17enne attrice calabrese quello per “A Chiara”. “Dedico questo premio a mia moglie” dice Orlando. “Sta bene, non è morta, è viva”, aggiunge facendo una battuta. “È sicuramente la persona migliore che io abbia mai conosciuto in vita mia”, dice parlando della consorte, Maria Laura. “Ho ricevuto la prima candidatura nel ’91. Ero solo, non conoscevo nessuno. Oggi conosco almeno metà sala”. Swamy Ruotolo aggiunge: “Voglio ringraziare la mia famiglia, le mie sorelle che hanno arricchito questo film e Jonas Carpignano che mi ha fatto conoscere questo mondo e me lo ha fatto amare”.
Ecco tutti i vincitori dei David di Donatello 2022:
– Miglior film
È stata la mano di Dio
– Miglior regista
Paolo Sorrentino (È stata la mano di Dio)
– Miglior attore protagonista
Silvio Orlando (Ariaferma)
– Miglior attrice protagonista
Swamy Rotolo (A Chiara)
– Miglior attore non protagonista
Eduardo Scarpetta (Qui rido io)
– Miglior attrice non protagonista
Teresa Saponangelo (È stata la mano di Dio)
– Miglior sceneggiatura originale
Ariaferma
– Miglior sceneggiatura non originale
L’Arminuta
– Miglior esordio alla regia
Laura Samani (Piccolo corpo)
– Miglior produttore
Freaks Out
– Miglior fotografia
È stata la mano di Dio – Daria D’Antonio
Freaks Out – Michele D’Attanasio
– Miglior compositore
I fratelli De Filippo – Nicola Piovani
– Miglior canzone originale
Diabolik – “La profondità degli abissi” (Manuel Agnelli)
– Miglior scenografia
Freaks Out – Massimiliano Sturiale, Ilaria Fallacara
– Migliori costumi
Qui rido io
– Miglior trucco
Freaks Out
– Miglior acconciatura
Freaks Out
– Miglior montaggio
Ennio
– Miglior suono
Ennio
– Migliori effetti visivi
Freaks Out
– Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini
Ennio
Miglior film internazionale (già assegnato)
– Belfast
– Miglior cortometraggio (già assegnato)
Maestrale – Nico Bonomolo
David Giovani
È stata la mano di Dio
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