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13/10/2023 10:35

Disservizi Ast nel trasporto degli studenti, presentato esposto in procura

Acate, il sindaco Fidone: “Ancora gravissimi disservizi Ast nel trasporto degli studenti. Presentato esposto in procura”

di Redazione

Disservizi Ast nel trasporto degli studenti, presentato esposto in procura
Disservizi Ast nel trasporto degli studenti, presentato esposto in procura

Acate – Continuano ad Acate i disagi per gli studenti pendolari. Il primo cittadino aveva già chiesto all’Ast di intervenire per risolvere le problematiche relative ai ritardi, al parco mezzi obsoleto e fatiscente ma sino alle scorse settimane gli studenti hanno dovuto fronteggiare anche la cancellazione improvvisa delle corse. Ieri gli ennesimi ritardi, che hanno impedito a centinaia di studenti di entrare puntualmente a scuola, compromettendo verifiche e frequenza. Per queste ragioni Fidone ha presentato un esposto in procura per vagliare eventuali responsabilità penali dell’azienda.

“La nostra pazienza era già al limite qualche settimana addietro. Adesso è definitivamente finita – dice Fidone – poiché le ultime settimane sono state da incubo per i nostri studenti diretti verso gli istituti di Vittoria, Comiso, Ragusa e Modica. Corse soppresse senza alcun preavviso e ritardi ingiustificati che hanno determinato una compressione del diritto allo studio inaccettabile: alcuni ragazzi hanno saltato le verifiche programmate e sono entrati in seconda ora. Questo è discriminatorio nei confronti di una intera comunità, per non parlare dei ritardi che quotidianamente si accumulano, del parco mezzi obsoleto e inadatto e dei tanti disagi che fanno equivalere l’andare a scuola a una vera e propria odissea”.

“Nonostante le parole degli uffici dell’Ast non abbiamo visto fatti concreti. I disagi continuano e quindi ho presentato un esposto alla procura della Repubblica per vagliare eventuali responsabilità penali dell’azienda e al contempo ho informato l’assessorato regionale alla Mobilità e il presidente della Regione. Utilizzeremo tutti i mezzi del diritto per tutelare i nostri studenti”, conclude.