di Ansa
PATTI, 05 APR I carabinieri hanno eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale
di Patti, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 11
persone, di cui 8 agli arresti
domiciliari e 3 all’obbligo di dimora, per spaccio di sostanze
stupefacenti.
Scoperte due distinte “piazze di spaccio” presenti nell’area
di Gliaca di Piraino, (Me) che sono state individuate e
disarticolate. Durante le indagini è emerso che per comunicare
tra loro gli spacciatori utilizzavano applicazioni di
messaggistica istantanea, quali WhatsApp e Telegram. E’ stato
accertato che ad ogni specifico linguaggio telefonico,
corrispondeva un successivo accesso ad una delle due piazze di
spaccio, individuate nelle abitazioni di tre persone raggiunte
dalla misura cautelare. I componenti del gruppo, oltre ad
eseguire verifiche all’esterno delle abitazioni, fornivano anche
suggerimenti e consigli ai loro clienti sui comportamenti da
tenere in caso di controlli. Agli acquirenti veniva suggerito di
disfarsi, prima di un’eventuale perquisizione, lo stupefacente
appena acquistato, con promesse di recuperare la “perdita”
attraverso un’equivalente fornitura a titolo gratuito, previa
esibizione di copia del verbale della perquisizione. Un altro
indagato, per segnalare agli acquirenti la disponibilità dello
stupefacente, teneva la luce accesa di una stanza adibita a
salotto. Altri spacciatori ricoprivano un ruolo assimilabile a
quello dei “riders”, ricevendo le ordinazioni di stupefacente
dalla loro cerchia di amici e conoscenti, recandosi presso il
fornitore di turno e provvedendo, in tempi rapidi, alla consegna
“delivery” della sostanza al cliente. (ANSA).
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