di Ansa

MESSINA, 19 LUG I Carabinieri del Comando
Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare nei confronti di 18 persone (per 13 è stato disposto
il carcere, per 3 gli arresti domiciliari e per 2 l’obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria), accusate a vario titolo
di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti
e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra gli arrestati il boss ndranghetista Paolo Nirta, in
affari con i trafficanti messinesi. L’inchiesta, coordinata
dalla dda guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, nasce dagli
accertamenti fatti dal Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Messina dal febbraio 2021, a seguito delle
dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, che ha parlato
di una strutturata associazione di trafficanti di droga che
operava principalmente nella zona sud della città di Messina.
La banda aveva di fatto quasi interamente monopolizzato
l’approvvigionamento in cittaÌ€ della cocaina, che poi veniva
spacciata al dettaglio a Messina, ma anche nel comune di
Tortorici, dove c’era un’autonoma piazza di spaccio gestita da
alcuni degli indagati.
L’organizzazione si approvvigionava da un esponente di spicco
della famiglia Nirta, ai vertici della ‘ndrangheta calabrese. In
carcere oggi è infatti finito il figlio di Giuseppe Nirta,
detenuto all’ergastolo per la faida di San Luca, e fratello di
Sebastiano e Francesco Nirta, all’ergastolo per il loro
coinvolgimento nella strage di Duisburg in cui vennero uccise
sei persone. (ANSA).
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