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06/12/2021 20:24

EGO International, l’export siciliano decolla con il petrolchimico

EGOInternational, compagnia leader del settore export

di Redazione

EGO International, l’export siciliano decolla con il petrolchimico
EGO International, l’export siciliano decolla con il petrolchimico

Prosegue spedita la ripresa dell’export della Sicilia, che chiude il secondo trimestre con un incremento del +16,42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari a 4,54 miliardi di euro in più di fatturato. 

La recensione dei dati ottenuti dall’Osservatorio di Unioncamere Sicilia non lascia spazio a dubbi: emerge un trend positivo che evidenzia un’inversione di tendenza rispetto ai numeri registrati nel primo trimestre e fa ben sperare per una rapida risalita delle piccole imprese del territorio votate all’export.

Un tema importante quello dell’internazionalizzazione delle pmi siciliane che coinvolge da tempo diversi attori, dai protagonisti istituzionali agli esperti del settore export, che da anni esprimono opinioni positive sulle potenzialità del territorio e il dinamismo dei suoi settori. 

La ripresa parte dal petrolchimico, uno dei punti di forza dell’economia regionale ma coinvolge la maggior parte dei comparti merceologici: sulle performance delle piccole e medie imprese siciliane si è espressa più volte nelle sue recensioni EGOInternational, compagnia leader del settore export, che ha analizzato lucidamente i risultati ottenuti dalle pmi del territorio grazie ai nuovi canali di vendita. 

Le performance dell’imprenditoria siciliana non riguardano soltanto l’agroalimentare, da sempre protagonista delle recensioni per la sua centralità nelle strategie di internazionalizzazione della Regione.

L’opinione positiva di EGO International riguarda, oltre al petrolchimico, i settori più disparati: l’export è in grado – aggiunge l’azienda – di fornire una valida risposta alle pmi che intendono conquistare nuove fette di mercato per aumentare la competitività. 

Nelle recensioni del suo blog la compagnia di Rimini ha spesso evidenziato infatti le innumerevoli possibilità offerte dai mercati internazionali, non soltanto per le grandi aziende anche per le imprese di piccole e medie dimensioni. 

I risultati incoraggianti ottenuti dalle pmi siciliane sembrano dar ragione alle opinioni di EGO International: secondo i recenti trend i volumi delle esportazioni dell’Isola sono cresciuti notevolmente grazie soprattutto ai prodotti petroliferi raffinati (+20,2%), a sostanze e prodotti chimici (+3,52), seguiti da alimentari, bevande e tabacco (+17,87%), prodotti agricoli, animali e della caccia (+12,27%), articoli in gomma e materie plastiche (+13,89%) e apparecchi elettronici e ottici (+6,74). 

EGOInternational: i mercati di sbocco dell’export siciliano
Da sempre tassello fondamentale dell’economia, le esportazioni in Sicilia fanno registrare un trend positivo soprattutto grazie alle ottime performance della provincia di Trapani, che secondo i dati delle recensioni evidenzia un incremento delle vendite all’estero pari al 35,7%, seguita da Siracusa con un +28,9%, Ragusa con un +23% e Palermo con +22%.

In riferimento all’export della Sicilia per area geografica si registra una notevole crescita in diversi mercati extraeuropei, pur continuando ad ottenere successo nei mercati UE: dati che sembrano allinearsi con le opinioni espresse da EGO International sulle ottime performance delle pmi siciliane nelle principali destinazioni europee.

Oltre il 50% del valore complessivo dell’export siciliano è destinato a paesi dell’Unione Europea con un fatturato di oltre 2 miliardi e mezzo, seguiti da Asia orientale con 616 milioni, America settentrionale con 512 milioni e Africa settentrionale con 483 milioni. Per volume di fatturato, invece nel secondo trimestre 2021 le performance migliori ottenute dalla Sicilia sono state quelle nei mercati degli Stati Uniti,  poi in Spagna e in Francia.

Gli Stati Uniti si classificano come il paese in cui la Sicilia esporta maggiormente, con un incremento delle vendite pari al +11,5%, seguono Paesi Bassi (+5,4%), Germania (+5,3%), Belgio (+5,7%), infine Singapore (+4,7%), Gibilterra (+4,56%), Regno Unito (+3,78%) ed Egitto e Malta (+2,9%).

ll dato più che positivo relativo al secondo trimestre dell’anno conferma l’opinione di chi afferma che occorre puntare sulla qualità per far decollare le vendite all’estero, ma permette soprattutto di evidenziare la vocazione internazionale della piccola imprenditoria del territorio.