di Ansa

SIRACUSA, 09 MAG Avrebbe fatto esplodere un
“ordigno avente una spiccata potenzialità offensiva ed il
requisito della micidialità” davanti al ‘Bar ‘Viola’ di Ortigia
per vendicarsi di un banale alterco avuto nel locale. E l’accusa
contestata dalla Procura di Siracusa a un 32enne, presunto
autore dell’attentato compiuto la notte del 6 gennaio del 2021,
al quale è stato notificato un avviso di conclusione delle
indagini preliminari per danneggiamento mediante l’esplosione di
un ordigno rudimentale. Alla sua identificazione la polizia è
arrivata grazie a indagini della squadra mobile della Questura
di Siracusa che si sono avvalse anche della visione dei filmati
dei sistemi di video sorveglianza della zona. L’esplosione
dell’ordigno mandò in frantumi una delle porte di ingresso del
locale, danneggiando anche il telaio in metallo, la soglia in
marmo, le pareti ed il soffitto del locale in più parti
scheggiate dalla forza dirompente della detonazione. Ad
accertare la potenzialità lesiva del manufatto furono gli agenti
del nucleo Artificieri della Questura di Catania
Il “movente”, secondo la ricostruzione della Procura, non era
legato a fattori criminali di tipo estorsivo, ma a una
ritorsione scaturita da futili motivi: “un banale alterco
verbale all’interno del locale, “vendicato” con il collocamento
di un ordigno”. L’avviso di conclusione indagini è stato
notificato al 32enne nella sua abitazione, dove l’indagato è
agli arresti domiciliari per altra causa. L’uomo è stato trovato
in possesso di droga di vario tipo, ed è stato arrestato e
condotto in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti.
(ANSA).
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