Attualità
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06/04/2023 18:13

Esposto Regione siciliana a procura Roma su caro voli

di Ansa

Esposto Regione siciliana a procura Roma su caro voli
Esposto Regione siciliana a procura Roma su caro voli

PALERMO, 06 APR Un nuovo esposto per il carovoli,
per le tratte aeree che riguardano i voli per la Sicilia, è
stato firmato dal presidente della Regione siciliana Renato
Schifani e inviato alla procura di Roma. L’ipotesi è quella
della “violazione delle norme sulla concorrenza e conseguente
abuso di diritto da parte delle compagnie aeree” e per Ita, in
quanto di proprietà del ministero dell’Economia ed esercente un
pubblico servizio, anche di “abuso d’ufficio”.
   
L’esposto è stato inviato per conoscenza anche all’Autorità
garante per la concorrenza e il mercato (alla quale la Regione
ha già presentato altri due esposti più un’integrazione), al
ministro delle Infrastrutture e all’Ente nazionale per
l’aviazione civile.
   
“È di palmare evidenza si legge nel documento che se le
compagnie aeree, in una determinata tratta ove la domanda di
voli in un certo periodo dell’anno è superiore all’offerta,
operano tutte quante contemporaneamente, tacitamente e
consapevolmente, la rarefazione dei voli a tariffe più
vantaggiose (attraverso il contingentamento del numero degli
stessi) ed una offerta a seguire (e parallela fra le Compagnie)
degli stessi voli a costi progressivamente innalzati,
apparentemente rispettano le norme sulla concorrenza, ma
concretamente abusano del proprio diritto all’esercizio
dell’attività imprenditoriale a svantaggio del diritto all’equo
costo della mobilità per i viaggiatori che dovrebbero avvalersi
degli effetti benèfici della liberalizzazione dei costi dovuti
al mercato ove opera la libera concorrenza”.
   
Per la Regione, la situazione è ancora “più grave se
esercitata da una Compagnia privata di proprietà del ministero
dell’Economia, esercente un pubblico servizio, che attraverso
tali ipotizzate violazioni possono arrecare ingiusti vantaggi
patrimoniali al proprio bilancio ed ingiusti svantaggi
patrimoniali ai viaggiatori”. Per il presidente della Regione la
“situazione è aggravata dalla condizione di insularità della
Sicilia che limita già a monte le possibilità di scelta dei
mezzi di trasporto da parte dei viaggiatori”. (ANSA).