di Ansa

PALERMO, 20 MAG “Ricordando a noi stessi che la
lotta alla mafia è un modo di vivere, non è soltanto un fatto
repressivo, ma la lotta alla mafia sono scelte di vita, c’è una
parte di Palermo che ancora non riesce a trovare la forza di
abbandonare certe logiche di avvicinamento ad ambienti in chiaro
odore di mafia”. Lo afferma il magistrato Alfredo Morvillo,
fratello di Francesca Morvillo, magistrato e moglie di Falcone,
ospite del programma L’Ora solare, condotto da Paola Saluzzi, in
onda su Tv2000 lunedì 23 maggio ore 12.20 in occasione del 30°
anniversario della strage di Capaci. La puntata è dedicata alla
memoria di Francesca Morvillo. In studio oltre ad Alfredo
Morvillo, che ricorda la sorella anche come collega (è stata
infatti tra le prime donne magistrato e per anni impegnata al
tribunale dei minori), anche il giornalista Felice Cavallaro,
firma del Corriere della Sera, che ha scritto il libro
‘Francesca Storia di un amore in tempo di guerra’ (editore
Solferino).
“Il momento repressivo della cosiddetta lotta alla mafia, non
esiste altra espressione che possa sostituire questa frase detta
e ridetta migliaia di volte sottolinea Alfredo Morvillo
nell’anticipazione di Tv2000 ormai conosce livelli di
efficienza eccezionali. Mai conosciuti prima. Sia sull’aspetto
dell’attività delle forze dell’ordine che sono all’avanguardia
in tutto il mondo, sia al livello dell’efficacia dell’azione
della magistratura. Mi è capitato più di una volta di ricordare
aggiunge la frase di Giovanni ‘La mafia, come tutti i
fenomeni umani, ha un inizio e una fine’. Non voglio aggiungere
qualcosa a quello che diceva Giovanni, come se questa sua frase
fosse incompleta, però Giovanni non poteva prevedere cosa
sarebbe successo”.
“Perché purtroppo a quella frase conclude Morvillo a Tv2000
bisogna aggiungere assolutamente che forse finirà un giorno
questo fenomeno umano ‘Cosa nostra’, se tutti insieme lo
vorremo. Perché purtroppo la realtà è questa. Da allora alcune
cose sono cambiate, su questo non c’è dubbio, e sarebbe
incredibile se non fosse cambiato nulla”. (ANSA).
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