Attualità
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03/11/2021 12:17

Fiumi verde scuro d’autunno, che solcano la Sicilia FOTO | VIDEO

I reflui dei frantoi smaltiti illegalmente sono 200 volte più inquinanti delle fogne

di Redazione

Fiumi verde scuro d’autunno, che solcano la Sicilia FOTO | VIDEO
Fiumi verde scuro d’autunno, che solcano la Sicilia FOTO | VIDEO

 Ragusa – Nelle settimane della molitura delle olive, specie nel Ragusano, dove l’olio è una delle “benzine” dell’economia, la denuncia delle associazioni ambientaliste contro una pratica che distrugge la fauna dei ruscelli e priva la terra di risorse che, trattate per bene, sono fondamentali per concimare i terreni agricoli. Gli sversamenti abusivi, da parte dei frantoi, delle acque di vegetazione in rivoli e canali di deflusso crea fiumiciattoli di colore scuro che inquinano i campi che attraversano nel loro tragitto al mare.

Dove proseguono la loro opera mortifera, danneggiando i pochi depuratori funzionanti e avvelenando pesci e flora marina. Le foto allegate sono state scattate nelle campagne agrigentine e ritraggono il fiume Naro, che passa per Canicattì e Favara, e il Magazzolo, tra Sciacca e Ribera, ma non c’è provincia siciliana che ne sia completamente immune. Il Modione ad esempio, che sfocia sul litorale trapanese di Triscina; meno frequente il fenomeno nel territorio ibleo, dove l’olio rappresenta un’eccellenza.

Quei liquidi di lavorazione potrebbero essere un modello di economia circolare: una grande risorsa per le zone dell’Isola a rischio desertificazione, ma costa tempo e denaro smaltirle per un periodo in una vasca per poi essere utilizzata per l’irrigazione dei terreni. “Gli scarti della molitura sono 200 volte più inquinanti delle fognature – sostiene l’organizzazione Mareamico -, perché sottraggono ossigeno all’acqua, portando alla morte di ogni forma di vita” come i molluschi, che in cerca d’aria escono dal letto del corso.