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Fondazione Federico II chiama i 'pionieri' della cultura

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PALERMO, 31 GEN Il racconto della scoperta del muro di Hammurabi da parte della missione archeologica siciliana in Iraq guidata da Nicola Laneri ha aperto un nuovo ciclo di incontri alla Fondazione Federico II. Lo spazio, che si chiama OpenLab, è assegnato ai "Pionieri della cultura". Artisti, saggisti, studiosi saranno di volta in volta chiamati, ha spiegato la presidente della Fondazione Patrizia Monterosso, a offrire una testimonianza dal vivo su una "nuova visione del mondo" attraverso la cultura "vero motore della civiltà".
    Il primo appuntamento ha dato spazio all'esperienza del gruppo di archeologi che, con la guida di Laneri dell'università di Catania, ha riportato alla luce una cinta muraria nel sito di Tell Muhammad, un avamposto militare costruito da Hammurabi a nord di Babilonia a ridosso di una sponda del fiume Tigri. La struttura dalle dimensioni monumentali sarebbe stata costruita in occasione dei 38 anni di regno di Hammurabi, nel secondo millennio prima di Cristo. È una testimonianza considerata dagli archeologi di grande importanza, come ha raccontato Laneri che ha portato il suo gruppo nei percorsi di un'area sfiorata dallo sviluppo urbano di Baghdad e attraversata da canali, a conferma dell'immagine di una "città d'acqua".
    Quella di Nicola Laneri è una delle 19 missioni italiane che lavorano o hanno lavorato in Iraq. Sono loro, ha detto l'ambasciatore italiano Maurizio Greganti in collegamento da Baghdad, ad avere creato un collegamento attivo con un paese per il quale la cultura è diventata strumento di rinascita dalla guerra.
    I "pionieri" che la Fondazione Federico II chiamerà saranno testimoni, ha aggiunto Monterosso, di una sfida culturale: "salvaguardare dall'oblio le civiltà antiche e conservarle nel presente". (ANSA).
   


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