“Siamo tutti seccati che Pfizer sia avara di dati ma prodiga di dichiarazioni pubbliche sul vaccino e questo danneggia anche l’immagine di un vaccino che io ritengo funzioni bene”. Il virologo milanese Massimo Galli è certo della bontà dei vari vaccini dati come imminenti e dichiara che, a gennaio o quando sarà, si vaccinerà e sarà pronto a fare anche il volontario, se occorre. A differenza del prof. Andrea Crisanti, tornato a ribadire anche oggi il “buon senso” della sua richiesta di “trasparenza” alla ditta farmaceutica: “Dovrebbe chiedere scusa chi ha approvato il remdesivir in modo frettoloso e poi non è risultato essere buono - dice -. Sulla base delle conoscenze che abbiamo oggi questo vaccino non me lo faccio, le procedure accelerate hanno dei rischi intrinseci”.
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Il problema che pone Galli è invece quello della disorganizzazione sanitaria in cui versa l’Italia che, a fine novembre, non riesce ancora ad ottenere e somministrare i vaccini già scoperti e disponibili da anni: quelli contro l’influenza stagionale, introvabili o già esauriti. “Io ho 69 anni e ancora non sono riuscito ad avere la vaccinazione antinfluenzale, e sono un operatore sanitario - racconta Galli -. Sto aspettando di averla nel mio ospedale e non ci sono riuscito ancora. Lasciamo stare, è un vero scandalo!”