Il pizzaiolo polemico con chi la usa come ingrediente: «Sarebbe la fine della pizza napoletana nel mondo»
di Redazione

Gino Sorbillo ha deciso di dire la sua con un gesto plateale e con un video pubblicato sui suoi canali social
Dallo scorso gennaio l’Unione Europea ha dato l’ok alla vendita e diffusione di prodotti a base d’insetti. Particolare successo sta avendo la farina di grillo, molto ricca di proteine. Da qui nasce la provocazione del noto pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo e della sua pizza margherita con farina di grillo.
Gino Sorbillo appartiene ad una delle famiglie di pizzaioli più antiche di Napoli. Cresce nella pizzeria di famiglia e ben presto impara i segreti della vera pizza napoletana. Con Gino Sorbillo la Pizza Napoletana è giunta a livelli qualitativi altissimi e si è guadagnata di diritto spazio tra le migliori eccellenze gastronomiche italiane. Negli anni ha aperto pizzerie in tutto il mondo: oltre a Napoli, Roma, Milano, Genova e Torino, infatti, le sue pizze si possono gustare a New York, Miami e Tokyo. La pizza, però, secondo lui si deve fare in modo tradizionale, con la farina vera e non con quella di grilli.
In un video postato sui social si può vedere Sorbillo offrire il suo prodotto ai clienti che appaiono perplessi dal sapore e dalla consistenza dell’impasto, addirittura qualcuno non ha il coraggio di assaggiarla.
Gino Sorbilla provoca con la pizza con farina di grillo
«Ho pensato di lanciare questa provocazione a difesa della pizza tradizionale. Mi auguro che in futuro nessuna pizzeria possa mai considerare questa farina come ingrediente, sarebbe la fine della pizza napoletana e italiana nel mondo. Io sono ovviamente per le innovazioni, di ogni tipo, ma la farina di grillo è inaccettabile: si tratta di una porcheria, una trappola di chi non sa cosa inventarsi» afferma deciso Sorbillo. Il pizzaiolo racconta di aver aspettato due settimane per avere la farina di grillo e di averla pagata 75 euro al chilo.
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