Scicli - Con la bella stagione è naturale che molte famiglie si trasferiscono nei luoghi di villeggiatura dove possono con tutta tranquillità trascorrere l’estate. Molte persone preferiscono il mare, la spiaggia e qui ogni anno si formano e si ritrovano comitive di amici che amano passare intere giornate fra sole e mare.
In spiaggia soprattutto nel pomeriggio il gioco a bocce è quello che maggiormente appassiona tutti, un momento di aggregazione che dà la possibilità alle persone di partecipare e di cimentarsi con la fortuna ma soprattutto con se stessi, misurando le proprie capacità.
Così Natale Magro, Giovanni Savà, Luigi Mazzotta, Peppino Inclimona e tanti altri amici si ritrovano spesso in spiaggia a Donnalucata, per scommettere sulla bravura e poter ancora dimostrare come, malgrado passano gli anni, la tecnica di gioco acquisita si conserva e all’occorrenza riappare e si vede sul campo(nel gioco con le bocce vince sempre la boccia più vicina al pallino).
Durante la partita a volte si discute anche animatamente, del passato e del presente, ma nel gioco delle bocce bisogna stare attenti, concentrati naturalmente. Si fa di tutto, infatti, per non sbagliare ma, quando il tiro va storto e la boccia non segue la giusta traiettoria, certamente ci si arrabbia con se stessi trovandone sempre una ragione: “questa non è giornata”.
Presto diventa consuetudine quasi tutte le mattine prendere il caffè assieme al solito bar e fra i commenti del giorno prima già si pensa all’appuntamento del pomeriggio, sperando che nessuno si assenti. Così avanti a proseguir l’estate la comitiva diventa sempre più numerosa, è già arrivato l’amico in ferie da Milano, poveraccio ancora bianchiccio e non molto allenato comincia a far fatica per non perdere sempre la partita. E’ proprio qui, durante le partite, giocando o guardando da tifosi, che si fanno nuove conoscenze e particolari amicizie, quelle più strette a volte coinvolgono le famiglie, portano ad unioni così forti che diventano vitali.
Così passano i giorni e tra famiglia, divertimento e cose da fare si trova il tempo per giocare. Tra una partita e l’altra, a volte succede, nella mente ritornano i ricordi quando si era ragazzi, ma alle bocce in spiaggia neanche ci si pensava. Son passati più di 50 anni, si ritorna nella stessa spiaggia, la comitiva è diversa ma la voglia, anche da pensionati è sempre quella, vincere la partita, sentir quella solita voce: “dai Peppino cerca di sbocciare così facciamo due punti”.
Sul tardi, col sole appena sotto l’orizzonte si torna a casa, come dal lavoro un po’ stanchi, però soddisfatti di aver battuto per l’ennesima volta l’avversario. Qualcuno ancora si ferma, vorrebbe la rivincita. Bene, forse è tempo di organizzare un campionato, certo la comitiva si sta già attivando con Luigi che il regolamento sta preparando. Intanto, domani è un altro giorno, si ricomincia.