Palermo -Il “rimpastino” del Governo regionale è stato deciso. Le dimissioni di Elena Pagana (messa fuori dall’elezione del marito Ruggero Razza a Strasburgo, ma per lei ci sarà un altro ruolo altrove, anche se non subito) aprono le porte alla parlamentare agrigentina Giusi Savarino, premiata per il recente impegno elettorale, e, soprattutto, risarcita del mancato ingresso in giunta nel 2022, quando le fu preferita – su input romano – proprio l’ex grillina ennese. Tra le due donne di FdI ci sarà la staffetta al Territorio e ambiente.
La decisione del Riesame che ha dato torto al vice presidente della Regione Luca Sammartino che resta sospeso da ogni incarico pubblico, apre le porte alla staffetta all’Agricoltura dove il presidente Schifani nominerà il docente etneo, supertecnico, Salvatore Barbagallo che ha nel suo principale sponsor proprio Luca Sammartino e che ha il gradimento di Schifani e Salvini. Resta in carica, quando in tanti lo davano in bilico, Mimmo Turano che non è in cima al gradimento del presidente Schifani ma che ha ottenuto il sostegno di Luca Sammartino e di Matteo Salvini. Al suo posto sembrava destinata a subentrare la ex parlamentare europea licatese Annalisa Tardino che, in un post sui social, non ha nascosto la sua delusione e che anzi lascia presagire decisioni più drastiche.
Nei giorni scorsi, dopo le dimissioni di Marco Falcone, eletto a Strasburgo, Schifani aveva nominato all’Economia Alessandro Dagnino. Restano in giunta Edy Tamajo alle Attività produttive e Giovanna Volo alla Salute, così come in Fdi sono confermati Alessandro Aricò (Trasporti) ed Elvira Amata (Turismo). Per la vicepresidenza sempre in piedi l’ipotesi Alessandro Aricò o Roberto Di Mauro. Il giuramento di Pagana e Barbagallo è previsto per lunedì.