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18/01/2023 18:43

Giuseppina bidella pendolare da Napoli a Milano trascorre 10 ore sul treno

Ha dell’incredibile la storia di Giuseppina Giuliano, ventinovenne partenopea impiegata come operatrice scolastica nel liceo artistico Boccioni di piazzale Arduino a Milano

di Redazione

Giuseppina bidella pendolare da Napoli a Milano trascorre 10 ore sul treno
Giuseppina bidella pendolare da Napoli a Milano trascorre 10 ore sul treno

Giuseppina 29 anni è una bidella pendolare di un liceo milanese che ogni giorno trascorre 10 ore in treno, da Napoli a Milano
Giuseppina si sveglia alle 3:30 di mattina e non rientra a casa mai prima delle 23.30.
Tutto è calcolato al secondo, Giuseppina, per arrivare alla stazione Centrale di Napoli a Piazza Garibaldi impiega circa trenta minuti, con il Frecciarossa in partenza alle 5:09. Il viaggio dura quattro ore e mezza, e questo tempo viene impiegato dall’operatrice per fare colazione e riposare.

Arrivata a Milano, alle 9,24, Giuseppina sale sulla filovia 90/91 che la porta piazzale Arduino. Qui inizia la sua giornata lavorativa, dalle 10:30 alle 17:00. Uscita dal Liceo Boccioni, Giuseppina fa un salto al supermercato per comprare la cena da consumare in treno. Dalla stazione di Milano, prende il Frecciarossa delle 18:20 che arriva nella Stazione di Napoli alle 22:53. A casa Giuseppina rientra alle 23:30 circa, quattro ore prima che la sveglia riprenda a suonare.
La colazione e la cena sempre consumate sul treno, sabato compreso.

Giuseppina Giuliano, bidella in un liceo milanese racconta a Il Giorno la sua vita da pendolare tra un capo e l’altro d’Italia con più di 1600 chilometri di treno ogni giorno: circa 800 all’andata, in direzione Milano, e altrettanti al ritorno per rincasare dai genitori a Napoli. “La vita a Milano è troppo costosa. Meglio spendere 400 euro al mese di treno: molto meno di una semplice stanza in condivisione”.

Una scelta ponderata, quella di passare tutti i giorni quasi dieci ore in treno. Con il Frecciarossa dell’andata che, se tutto va bene, parte da Napoli Centrale alle 5.09, e quello del ritorno da Milano Centrale alle 18.20.
“A conti fatti ho realizzato che tra affitto, bollette e spesa avrei consumato tutto il mio stipendio se mi fossi trasferita a vivere al Nord, e molto probabilmente avrei anche dovuto chiedere alla mia famiglia di aiutarmi”.


E così Giuseppina ha scelto di fare la pendolare e rimanere sotto il tetto dei genitori, vicino al Vesuvio trascorrendo ogni giorno 10 ore sul treno.
“Lo so che la mia sembra una follia, però facendo i conti ho valutato che economicamente mi conviene”. E non solo economicamente.
“Sono felice di tornare a casa in famiglia con i miei genitori, mia nonna e i miei cagnolini”