di Ansa

ROMA, 08 LUG Malumori e incertezze segnano per il
M5S l’attesa del Consiglio dei ministri chiamato a fare un punto
decisivo sulla riforma del processo penale targata Marta
Cartabia. La posizione del Movimento, ancora in queste ore, non
appare unitaria: c’è chi, soprattutto nell’ala contiana, si pone
in maniera molto critica sulla riforma e chi, invece, ha una
maggiore disposizione al compromesso.
Intanto, questa mattina alla Camera e al Senato, è
circolata la richiesta (a Montecitorio a farsene carico è stato,
tra gli altri, il capogruppo in commissione Giustizia Eugenio
Saitta) di un’assemblea congiunta ad hoc da tenersi prima del
Cdm, una volta che i testi della riforma Cartabia saranno a
disposizione. Tra i parlamentari, tuttavia, persiste il malumore
su un certo scollamento con la “parte governativa” del
Movimento. “Al secondo grado ci sarebbe un ritorno ‘camuffato’
della prescrizione, ma il problema è che non abbiamo ancora
visto i testi della riforma. E, in ogni caso, chi si farà
portavoce delle nostre istanze in Cdm?”, chiede un parlamentare
pentastellato che ha dimestichezza con il dossier relativi alla
giustizia. (ANSA).
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