di Redazione

NEW YORK, 15 LUG Nella bufera da mesi dopo le
accuse del “Los Angeles Times” di essere “una casta razzista”,
la Hollywood Foreign Press Association fa un nuovo tentativo di
riforma: più affiliati non solo gli 80 originali tra cui
nessun nero e più trasparenza nelle operazioni sono al centro
delle nuove proposte presentate all’associazione dei giornalisti
stranieri nella mecca del cinema da Todd Boehly, il presidente
della holding Eldridge Industries a cui fa capo lo studio Dick
Clark che da decenni produce i Golden Globes.
Al centro del piano c’è l’aggiunta immediata di 50 nuovi
giornalisti votanti per l’assegnazione dei premi con una enfasi
sulla diversità e la creazione di una società a scopo di lucro
governata da un consiglio di 15 membri per capitalizzare sulla
cerimonia dei premi: un progetto finanziariamente importante
dopo che a maggio la Nbc, che tradizionalmente li mandava in
onda, aveva annunciato una pausa di riflessione per l’edizione
2022. Verrebbero inoltre adottate misure più severe e
trasparenti per il rinnovo delle credenziali degli associati: un
privilegio che in passato ha garantito accesso esclusivo a star
e conferenze stampa e che adesso sarebbe verificato anno per
anno in base all’effettiva produzione. Per spingere sul piano
Eldridge ha ottenuto il sostegno di Jesse Collins, veterano
produttore afroamericano di Grammy e di Oscar: “E’ una
opportunità eccitante di essere parte di un vero cambiamento”,
ha spiegato quest’ultimo. L’interesse di Eldridge nasce perché
fino a quest’anno i Golden Globes sono stati una gallina dalle
uova d’oro per la Hollywood Foreign Press, Dick Clark
Productions e la Nbc con proventi da decine di milioni di
dollari in spot tv durante la notte delle stelle più divertente
di Hollywood. (ANSA).
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