Palermo - La regione della capitale rumena Bucarest Ilfo, è la peggiore ma appena sopra ci sono Calabria e Campania e appena qualche posizione più su Sicilia e Puglia, appaiate: questo dice la mappa dell’indice europeo 2021 sulla qualità istituzionale delle regioni. Risalendo nella classifica continentale - dopo una decina di nomi bulgari, rumeni, ungheresi e qualche greco - c’è pure la Basilicata. Solo la provincia di Trento è di un soffio sopra la media Ue.
Insomma tutto il Belpaese, al di là delle pur significative differenze territoriali, non fa una bella figura. In cima alla lista c’è l’arcipelago finlandese delle Åland, che ha meno di 30mila abitanti. L’indice è frutto di un’attività di ricerca dedicata da 20 anni alla valutazione comparativa della qualità istituzionale all’interno dei 27 stati, basata su 3 indicatori: corruzione, applicazione imparziale dello Stato di diritto ed efficacia della burocrazia pubblica. Concetti molto ampi che includono istruzione, sanità, legge, servizi, politiche sociali.
Spesso a valori bassi corrisponde una ridotta capacità di utilizzare le risorse finanziarie stanziate da governo e Ue: da qui la forte difficoltà ad innescare processi di sviluppo. Nel rapporto la Commissione esamina anche il livello di fiducia dei cittadini nei confronti delle amministrazioni: sorprendentemente, tra il 2013 e il 2021, la fiducia degli italiani nei loro rappresentanti è cresciuta, sia a livello nazionale che locale, pur restando ancora inferiore a quella media dei cittadini europei.