Torino - Ha 109 anni, si chiama Clotilde, è astigiana, ma residente a Torino dall'adolescenza, la donna più anziana del Piemonte. Il segreto della sua longevità lo ha raccontato agli esperti di Eudaimonia, un'associazione di specialisti che studia la longevità e il benessere applicando il metodo della psicologa Michela Calandretti, basato sul movimento personalizzato. Due figlie, una di 77 anni, docente di Sociologia all'Università di Torino, e l'altra 86 anni, maestra elementare in pensione, vive fuori Torino. «Io sto bene - racconta all'Ansa - e mi piacerebbe vivere così almeno altri 5-6 anni, ho voglia di andare al mare, e fare qualche bella passeggiata al tramonto».
«Da giovani ci si fa belli per piacere - dice Clotilde all'Ansa - da vecchi per non dispiacere agli altri». La signora Clotilde vive tra la sua poltrona e la sedia a rotelle spinta da una badante, dalle sue figlie o da qualche premurosa vicina o amica. «Sono sola da quando ho perso mio marito - dice - nel '95, aveva 89 anni, ma in realtà non sono mai da sola, c'è sempre qualcuno, e ne sono contenta. Anche se non ho più nessuna delle mie care amiche, sono morte proprio tutte. Ma poi è bene che tutti se ne vadano, io voglio stare tranquilla. Ho vissuto tutte e due le grandi guerre, ne ho viste tante, ho imparato ad accettare tutto».
Uno dei segreti della signora Clotilde è il carattere, socievole e paziente. «Credo che mamma non si sia mai davvero arrabbiata - dice la figlia - ha una sua pace interiore, un equilibrio che l'ha difesa da qualsiasi grande paura. Neppure quando sei anni fa i ladri hanno rubato in casa i quadri e i preziosi se l'è presa». A suo favore anche la fortuna genetica considerato che usa gli occhiali per leggere, ha messo la dentiera a 95 anni e ha un cuore perfetto. Mangia poco e di tutto, molto pesce, ma anche carne rossa, latte, prosciutto e formaggi. «Adora il salame cotto e il cioccolato - dice la badante - e spesso nascondeva una tavoletta di cioccolato sotto il cuscino perché noi non vedessero. E' golosa di dolci e biscotti. Qualche volta la glicemia è andata alle stelle, ma in realtà senza grandi problemi, né cure». Una donna serena e moderata, anche nell'esercizio fisico: solo tante passeggiate nel vicino Parco del Valentino e ad Alassio, dove fino a tre anni fa trascorreva quattro mesi l'anno.
«Il suo segreto - dice la figlia - penso sia la pace interiore, la capacità di adattarsi alla vita. Anche quando eravamo piccole non era apprensiva, neppure quando, negli anni intorno al '68 stavamo via giornate intere. Ci ha sempre lasciate vivere in libertà ma con amore, così ora facciamo noi con lei». Mangia poco e di tutto, molto pesce, ma anche carne rossa, latte, prosciutto e formaggi. «Adora il salame cotto e il cioccolato - dice la badante - e spesso nascondeva una tavoletta di cioccolato sotto il cuscino perché noi non vedessero. È golosa di dolci e biscotti. Qualche volta la glicemia è andata alle stelle, ma in realtà senza grandi problemi, né cure».