Una chiesa gremita ha partecipato ai funerali del giornalista Bruno Pizzul
di Redazione

Cormons, Gorizia – Una chiesa gremita ha partecipato ai funerali del giornalista Bruno Pizzul, voce storica della Nazionale di calcio, nel duomo della sua Cormons. Il feretro ornato da fiori rossi, accanto la moglie Maria, i tre figli e i nipoti.
Fabio Pizzul ha ricordato il padre: “Siamo stati travolti da messaggi di affetto, da tante storie che ci hanno raccontato riguardo a papà Bruno. Ma come mai? Da 20 anni non era più la voce della Nazionale. Io credo che questo nasca dalla cosa più inutile del mondo: lo sport, che però è anche una cosa straordinaria perché consente di creare relazioni che non muoiono e consente a tutti noi di tirare fuori il meglio come atleti e persone. La bellezza dello sport è stata raccontata da papà Bruno ed è quello che ha fatto breccia nelle persone”.
A stringersi nell’abbraccio della famiglia anche diversi dirigenti ed ex dirigenti sportivi, vecchie glorie del calcio, giornalisti e rappresentanze dell’associazione nazionale alpini. “Siate come lui a partire da adesso”, ha esortato il celebrante, monsignor Vincenzo di Mauro, vescovo emerito di Vigevano, riferendosi alle qualità con cui in queste ore Pizzul è stato ricordato. Un passaggio dell’omelia poi sulla drammatica telecronaca dall’Heysel
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