L'amministratore unico è l'ingegnere ragusano Franco Poidomani
di Redazione
Ragusa – Più si va avanti e più aumentano i dubbi della Regione siciliana sulla nomina dell’amministratore unico della Iblea Acque Spa, la società per azioni in house, partecipata da tutti i comuni della provincia di Ragusa, cui è demandata la gestione del servizio idrico integrato e pronta a lavorare per partecipare ai prossimi bandi (fra cui quelli del PNRR) che finanziano le infrastrutture di tale servizio.
Sotto la lente d’ingrandimento dell’assessorato regionale alle autonomie locali, la nomina “non a titolo gratuito” dell’ing. Franco Poidomani, dirigente pubblico in quiescenza, quale amministratore unico di Iblea acque Spa.
L’attuale normativa, infatti, vieta alle società partecipate, controllate e vigilate dalla Regione di attribuire incarichi di studio o consulenza a soggetti già lavoratori pubblici o privati collocati in quiescenza, a meno che gli incarichi non siano conferiti a titolo gratuito.
E’ legittima la nomina dell’Amministratore unico di Iblea Acque con un compenso di 95 mila euro lordi annui? Può egli spingersi a nominare se stesso quale responsabile unico di tutti i procedimenti amministrativi della società e può assumere collaboratori in maniera diretta trattandosi di una partecipata pubblica?
Intanto aumenta da parte della Regione il pressing sulla Iblea Acque e sul suo amministratore unico, con una indagine scaturita a seguito di una denuncia di un privato cittadino.
L’amministratore unico della Iblea Acque ing. Franco Poidomani ha incaricato, con i propri poteri, “del servizio di supporto tecnico all’organo di amministrazione” sei professionisti, per importi sotto soglia, fra cui un avvocato. Gli incarichi termineranno il 31 dicembre 2022.
Adesso ci sarà da mettere ordine a questo puzzle e rendere al più presto operativa la Iblea Acque per centrare gli obiettivi del Pnrr che mirano a migliorare l’efficienza dell’infrastruttura idrica e a ridurre le perdite.
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