L’endometriosi è una malattia cronica fortemente invalidante che colpisce una persona assegnata femmina alla nascita su dieci.
di Redazione

Marzo è il mese della consapevolezza dell’endometriosi, e il 26 marzo se ne celebra la giornata mondiale. Ogni anno, in più di 55 capitali mondiali, si svolge la marcia mondiale dell’endometriosi per lottare per il riconoscimento dei diritti di chi soffre la malattia. Per quanto riguarda l’Italia, la manifestazione si svolge a Roma, ma da due anni, a causa del Covid, è sempre rimandata e si svolge sotto forma di una marcia virtuale sui social.
In Italia ne soffrono tre milioni di donne ma per la diagnosi occorrono ancora troppo spesso otto, nove anni. Perché non se ne parla abbastanza.
Piano piano sempre più donne prendono consapevolezza dell’esistenza di questa malattia e su questo i social fanno una parte positiva: sono diverse le persone, anche influencer, che fanno informazione sul tema con Guenda Goria, Nancy Brilli o Laura Torrisi
Oggi, sabato 26 marzo, in occasione della giornata sulla consapevolezza, si rinnova l’appuntamento con la WorldWide Endomarch, anche quest’anno in forma virtuale sui social dell’associazione ALICE odv
Colorare di giallo le strade del mondo, per far luce sull’endometriosi. È questo lo scopo della WorldWide Endomarch, una camminata pacifica, nata in America nel 2014, che si svolge in occasione della giornata internazionale della consapevolezza su questa malattia.
La battaglia contro l’endometriosi si combatte ogni giorno e per le donne che ne soffrono per gran parte della loro vita è una battaglia costante. Anche per questo marzo è diventato il mese della consapevolezza sull’endometriosi.
Nel nostro Paese, prima della pandemia di Covid-19, era Roma ad ospitarla ogni anno. Poi però le restrizioni e i lockdown hanno costretto le organizzatrici a ripensarla e anche quella di quest’anno sarà una marcia non più fisica ma virtuale, una vera e propria maratona online per approfondire tutti gli aspetti più e meno noti dell’endometriosi.
In occasione della Virtual WorldWide EndoMarch l’Associazione ALICE odv invita a postare sui social una foto con una maglia gialla e l’hashtag #insiemesiamopiùforti. E per la giornata della marcia l’invito è a pubblicare tutti sui propri profili una foto con una maglietta gialla – colore simbolo associato alla malattia – usando l’ #insiemesiamopiùforti.
Siamo convinti che l’unione sia la nostra forza sulla strada della consapevolezza”, spiegano Giovanna Tripoli e Patrizia Mongelli, vicepresidenti dell’associazione.
L’endometriosi è infatti una malattia cronica fortemente invalidante che colpisce una persona assegnata femmina alla nascita su dieci. Si stima che, solo in Italia, più di 3 milioni di persone ne siano affette e che ci sia un ritardo diagnostico di almeno 8/10 anni. “Ci sono segnali che il nostro corpo ci lancia e che non vanno trascurati. Davanti ad un ciclo mestruale eccessivamente doloroso o ad un dolore pelvico cronico non pensate che il problema sia nella vostra testa – afferma Francesca Fasolino, presidente dell’associazione A.L.I.C.E. Odv –. Indagate, andate da medici ginecologici esperti nella diagnosi e nel trattamento dell’endometriosi, prendetevi cura di voi e date un nome a quel dolore”.
© Riproduzione riservata