Il famoso architetto spiega come realizzare un’opera perfetta in spiaggia
di Redazione string(0) ""

Ragusa – E’ stato un castello di sabbia su una spiaggia genovese, quando aveva 4 anni, la prima costruzione del grande Renzo Piano. Lingotto, Auditorium Parco della Musica, Centre Pompidou e anche il nuovo Ponte Morandi nella sua città: sono solo una minima parte delle opere architettoniche realizzate in tutto il mondo in 83 anni di onorata carriera. Ma il primo amore non si scorda mai e, qualche giorno fa, l’archistar e senatore a vita ha svelato al Guardian i suoi 4 trucchi per realizzare il castello di sabbia perfetto. Li riassumiamo, con le sue stesse parole.
1, la distanza dal mare. “Innanzitutto deve esserti chiaro che costruire un castello di sabbia è un’operazione effimera. Non avere troppe aspettative perché è destinato a durare pochissimo, prevalentemente perché sarà inghiottito dalle onde. Per questo motivo non va posizionato troppo vicino al mare, ma nemmeno troppo lontano dalla battigia: la relazione con le onde e lo studio dei loro movimenti è uno degli aspetti più divertenti del processo. Suona più complicato di quanto non sia ma, al contrario, è semplice ed istintivo”.
2, il fossato. “Realizza una sorta di fossato con le mani nel punto in cui la sabbia è stata lasciata umida dalle onde. Il fosso non dovrebbe essere più profondo di circa 30 cm. Raggruppa la sabbia nella forma di una piccola montagna alta circa 60 cm, con un’inclinazione delle pareti laterali di circa 45 gradi”.
3, il rapporto con l’acqua. “Scava un solco che colleghi il solco intorno al castello con il mare: consentirà alle onde di entrare. Il momento in cui l’acqua invade il fossato e lo rende vivo è magico. Se hai scelto la posizione giusta per il castello, puoi rimanere a guardare l’acqua scorrere anche per 10-15 minuti. Per catturare l’immagine nella memoria, chiudi gli occhi quando l’acqua entra nel fossato”.
4, la bandierina. Può sembrare banale ma “il tocco finale è quello di una bandierina o qualsiasi altra cosa riesca a trovare, da posizionare sulla punta del castello. Servirà a renderlo più visibile alle persone che corrono in spiaggia. Poi va’ a casa, senza voltarti”. Per non vedere il mare inghiottire tante ore di lavoro.
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