Attualità
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27/10/2021 10:03

Il corso di esorcismo è un successo, ma serve un santo in paradiso

Con la “raccomandazione” del parroco il rito esorcistico non è più esclusiva dei religiosi

di Redazione

Il corso di esorcismo è un successo, ma serve un santo in paradiso
Il corso di esorcismo è un successo, ma serve un santo in paradiso

 Roma – Torna in presenza dopo il Covid il corso «Esorcismo e la Preghiera di Liberazione» dell’istituto “Sacerdos” dell’Ateneo pontificio Regina Apostolorum e “la metà del centinaio di iscritti alle lezioni in presenza e dei 37 che lo seguiranno online sono laici” provenienti da tutta Italia, ha spiegato in conferenza stampa il coordinatore del corso padre Luis Ramirez (foto allegata).

Da quando 15 anni fa è partita, per l’iniziativa dell’università capitolina è stato un crescendo di interesse e adesioni specie tra i fedeli laici “che ambiscono a divenire parte dello staff di un prete esorcista – spiega Ramirez -, con un ruolo di sostegno alla preghiera, ai familiari o anche, se si tratta di medici, di supporto medico scientifico”. Un fenomeno di cui ci eravamo già occupati su Ragusanews qualche anno fa.

Ma per caso stanno aumentando, parallelamente, pure le possessioni? «Non sono aumentate le richieste di esorcismi – tranquillizza -, ma di aiuto psicologico sì”. I truffatori, privi del regolare patentino per scacciare il male, non mancano neanche in questo ambito: “Si sono avvicinati anche molti individui strani – aggiunge don Pedro Barrajon, teologo docente del corso -, per questo richiediamo comunque nella formulazione della domanda di allegare una raccomandazione del proprio parroco o vescovo”. Insomma, per restare in tema, una specie di santo in paradiso.

Anche senza attestato ufficiale, però, ciascuno di noi può fare ogni giorno il proprio esorcismo per allontanare il “demonio” anzitutto da se stesso: il maligno non è nell’incarnazione straordinaria e paranormale in un corpo ma – molto più vicino di quanto pensiamo – nell’egoismo, nell’indifferenza, nei piccole grandi rabbie e rancori che coviamo dentro di noi. Quando ci colgono, a nostro modo ne siamo tutti “posseduti”.