Ragusa - A seguito di un apposito avviso, pubblicato a febbraio scorso, per manifestazione di interesse per l’affidamento dei servizi culturali connessi alla "valorizzazione" del "Mudeco — Museo del Costume", l’amministrazione Cassì ha scelto di rinnovare, tramite affidamento diretto, all’architetto Nuccio Iacono, l’incarico per l'espletamento dei servizi culturali connessi alla valorizzazione del MUDECO, per anni due.
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Dopo averne assunto conoscenza, l’Esecutivo di Segreteria di Territorio Ragusa non ha potuto fare a meno di rimarcare la totale ineleganza della scelte e la scarsa opportunità politica, in pieno periodo di campagna elettorale e scrivono in una nota:
“La determina di settore, perché di questo si tratta, non è un atto sindacale o di giunta, si profonde in richiami alla giurisprudenza, (PRECISATO che la giurisprudenza amministrativa (Cfr, trat ante Consiglio di Stato, sentenza n. 2160/2022) ha chiarito che il principio di rotazione non trova applicazione quando l’amministrazione procede attraverso un avviso pubblico aperto (Cfr. Anche le linee Guida dell’ANAC n. 4/2016); ---- PRESO ATTO della giurisprudenza ( Cfr. TAR Cagliari sentenza n. 8 del 02.01.2020; TAR Roma demtenza n. 13184 del 09.12.2020) secondo cui "... quando la stazione appaltante ricorre a Pagina 3/5 strumenti di impulso di mercato, come avvisi pubblici per manifestazioni di interesse e quindi non sceglie i soggetti da invitare, ha perciò stesso rispettato il principio di rotazione che non significa escludere chi ha in precedenza lavorato con un'amministrazione, ma significa non favorirlo; ) quasi a voler anticipare possibili rilievi sulla opportunità della scelta, che vogliamo precisare avrà tutti i requisiti di legittimità.
Come si può rilevare dall’avviso è l’amministrazione che vuole affidare il servizio per valorizzare la collezione di abiti Arezzo di Triflletti acquisita dal Comune di Ragusa, migliorandone e ottimizzandone la fruibilità
- tutelare e promuovere la stessa e l'immagine del Mudeco
- curare la programmazione culturale annuale delle attività museali
- esaltarne la sua centralità rispetto a tutto il patrimonio artistico della città di Ragusa
- assicurare, in accordo con l’Amministrazione e con i gestori di altre realtà limitrofe, il funzionamento di una rete di cooperazione per una crescita culturale dell'intero complesso”
E aggiungono: “Nulla da eccepire sulle competenze dell’architetto Iacono, data per buona anche la necessità di dover provvedere al prosieguo delle attività in essere già intraprese con il curatore del MUDECO, si potrebbe solo chiedere lumi sui report periodici che l’incaricato avrebbe dovuto produrre nel tempo, per avere contezza del lavoro svolto e sgombrare il campo da eventuali perplessità sulle scelte dell’amministrazione.
Ma di questi report sull’attività svolta dagli incaricati del sindaco non c’è mai traccia, meno che mai nelle normali comunicazioni dell’attività svolta.
Desta a notevoli perplessità, peraltro, la finalità di esaltare la centralità del MUDECO rispetto a tutto il patrimonio artistico della città di Ragusa: è utile ricordare che, sempre con la presenza indiretta dell’architetto Iacono, tra i maggiori sostenitori dell’acquisto della collezione di abiti d’epoca di Gabriele Arezzo di Trifiletti, si procedette all’acquisto di 2.789 reperti, dei quali solo circa 700 gli abiti d’epoca non ancora tutti mostrati in pubblico, nonostante le diverse esposizioni.
In realtà la città, i cittadini che hanno pagato la collezione e mantengono tutto l’apparato del Museo, non hanno ancora piena contezza di cosa comprende la collezione".