Cassì aumenta del 45% lo stipendio proprio e quello di tutta la giunta
di Redazione


Ragusa – Si chiama autotichìa ed è l’autodeterminazione degli organi di governo o istituzionali sui propri compensi. E così, il primo atto del neorieletto sindaco di Ragusa Peppe Cassì è l’aumento del prorio stipendio, e di quello degli assessori, del 45%, circostanza sia chiaro resa possibile dalla legge.
E dire che chiunque legga la delibera non capirà nulla dell’aumento di stipendio degli amministratori perchè è stata scritta in un burocratese così omissivo da risultare criptica e oscura.
Cassì non si scompone: “È l’esito di una battaglia dell’Anci per adeguare le indennità dei sindaci a quelle dei parlamentari. Quelle dei primi erano di molto inferiori nonostante la grande mole di responsabilità e rischi. La legge me lo permette da due anni ma io l’ho fatto adesso perché solo quest’anno la Regione siciliana ha deliberato garantendo la copertura dell’aumento che quindi non andrà a ricadere sulle casse comunali ma su quelle regionali. Così è anche per l’aumento degli assessori: potevo farlo da 4 anni, Ragusa è un capoluogo di provincia con più di 50mila abitanti, e il massimo consentito è di 9 assessori. Io avevo già aumentato il numero dei membri in giunta a 7, adesso se ne aggiungono altri 2”.
La legge nazionale 234 del 2021 prevede la possibilità per gli amministratori locali di un aumento dei propri emolumenti, una legge che era stata recepita dalla Regione siciliana senza alcun adeguamento, così che ogni aumento delle indennità andava a pesare sulle casse del Comune, non coprendo lo Stato né la Regione l’aumento di spesa. Non è più così però dallo scorso febbraio, quando la Regione Siciliana è intervenuta a favore dei sindaci. Dopo l’aumento delle indennità dei deputati regionali (l’assemblea regionale siciliana è equiparata ad un parlamento) di 890 euro lordi che lo scorso autunno agitò l’opinione pubblica, a febbraio scorso le casse regionali hanno trovato spazio anche per quei comuni che avessero deciso di aumentarsi le indennità. È così da febbraio, ma Cassì prima della campagna elettorale non si è mosso, lo ha fatto dopo aver vinto le elezioni
Gli assessori di Cassì? Godranno del 45 per cento in più di indennità: dalla base di 1770 euro bisognerà aggiungere il 45% in più: ciascun assessore guadagnerà 2500 euro. Il sindaco percepirà una indennità di carica mensile di 6746 euro. Gli aumenti saranno a carico della Regione soltanto per il 2023. Dal 2024 in poi non c’è alcuna copertura finanziaria certa.
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