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31/05/2021 13:31

Ilva: Bonelli (Verdi),dura sentenza per chi ha svenduto Taranto

di Ansa

Ilva: Bonelli (Verdi),dura sentenza per chi ha svenduto Taranto
Ilva: Bonelli (Verdi),dura sentenza per chi ha svenduto Taranto

ROMA, 31 MAG “A Taranto, per decenni, si è
inquinato senza che nessuna istituzione locale facesse qualcosa:
hanno chiuso gli occhi e legato le mani per non firmare atti a
tutela della salute. La magistratura, purtroppo, è dovuta
intervenire per fare quello che la politica avrebbe dovuto
fare”. Così, in una nota, il coordinatore nazionale dei Verdi,
Angelo Bonelli, da tempo impegnato in difesa della popolazione
tarantina e oggi presente alla pronuncia della sentenza per il
processo “Ambiente svenduto” in cui i Verdi sono parte civile.
   
“Tutti sapevano che il 93% della diossina e il 67% del piombo
immessi in atmosfera in Italia, spiega l’ ambientalista,
provenivano dall’Ilva di Taranto. Un inquinamento che ha
provocato, rispetto alla media pugliese, un aumento
dell’incidenza di mortalità e di malattie tumorali tra i bambini
e le bambine rispettivamente del 21% e del 54% secondo le
indagini epidemiologiche. Nel 2018, alla masseria Fornaro e al
quartiere Tamburi, sono stati registrati picchi di diossina del
+916%. Tredici decreti SalvaIlva hanno consentito
all’acciaieria di continuare a produrre nonostante le emissioni
fuggitive. Decreti che hanno sospeso le leggi sulla sicurezza
sul lavoro, come il decreto 92/2015 dell’ex ministro Calenda che
fu poi dichiarato illegittimo con sentenza della Consulta
n.58/2018”.
   
“Una giuria di tutte donne oggi ha emesso una dura sentenza.
   
Eppure, spiega, nessuna aula di tribunale potrà risarcire
del dolore versato dalle famiglie tarantine. Un sistema
politico, amministrativo ed economico ha svenduto la città di
Taranto. La vicenda tarantina è il simbolo del fallimento della
politica italiana che ha gridato allo scandalo perché era la
magistratura a dettare la politica industriale, quando il vero
scandalo non era solo lei che nulla ha fatto contro i veleni, ma
il dramma tarantino stesso. Alle istituzioni italiane,
conclude Bonelli, è mancata, e manca, una visione strategica
del futuro dal punto di vista industriale, a differenza della
Spagna, dell’America, della Germania, dove, a Bilbao, Pittsburgh
e nel bacino della Ruhr, sono stati realizzati imponenti
progetti di conversione industriale in chiave ecologica,
rilanciando occupazione ed economia”. (ANSA).