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Intitolato a Cassarà e Antiochia auditorium Spoleto polizia

https://www.ragusanews.com/resizer/resize.php?url=https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/21-11-2023/1700588710--news-ragusa.jpg&size=750x500c0 Prisco, addestramento polizia anche con l'esempio dei caduti


L'auditorium dell'istituto per sovrintendenti della polizia di Stato "Rolando Lanari" di Spoleto, che quest'anno celebra i 25 anni di attività, è stato intitolato al primo dirigente Antonino Cassarà e all'assistente Roberto Antiochia, medaglie d'oro al Valor civile, uccisi a Palermo in un agguato mafioso il 6 agosto 1985.
    La struttura è stata recentemente oggetto di importanti lavori di riammodernamento.
    Alla cerimonia hanno preso parte il sottosegretario Emanuele Prisco, il direttore centrale Anticrimine, Alessandro Giuliano, quello dell'ispettorato Scuole, Tiziana Terribile, il prefetto di Terni, Giovanni Bruno, il questore di Perugia Fausto Lamparelli e quello di Terni Bruno Failla. I familiari di Cassarà e Antiochia hanno seguito la cerimonia in video collegamento.
    La direttrice dell'istituto, Maria Teresa Panone, ha ricordato "l'importanza di avere, all'interno dell'Istituto, degli esempi lucenti come Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, modelli a cui ispirarsi".
    Alessandro Giuliano ha raccontato agli allievi la situazione storica a Palermo in quegli anni difficili e il ruolo di Ninni Cassarà "anima del più esposto ufficio investigativo italiano" e Roberto Antiochia che "nonostante fosse stato trasferito da poco, si mise in ferie per aiutare il collega e sostenere la sua sicurezza", spiegando come il ricordo di questi fatti e di questi uomini sia fondamentale per "guardare al futuro, senza dimenticare da dove veniamo e come siamo arrivati qui".
    Anche il questore Lamparelli ha sottolineato come l'intitolazione dell'auditorium rappresenti simbolicamente un "mattone contro la mafia" ed ha ricordato il sacrificio dei colleghi Cassarà e Antiochia che hanno perso la vita "non perché erano poliziotti, ma perché erano bravi poliziotti, un esempio ed un modello".
    Il sottosegretario Prisco che ha ribadito l'importanza "della scelta di dedicare l'auditorium alle vittime di una guerra terribile, non solo per la memoria, giusta e dovuta che la Nazione riconosce a chi ha dato la propria vita per lo Stato, ma anche per l'esempio che costituisce la forma più forte di formazione che si può dare alle nuove generazioni".
   


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