Attualità Trasporto pubblico

L’Ast molla i bus urbani in Sicilia, da gennaio al via autolinee private

L’Ast sospenderà i servizi di trasporto urbano in alcuni centri medio-grandi della Sicilia, da Augusta a Gela, fino a Caltagirone

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/22-11-2023/l-ast-molla-i-bus-urbani-in-sicilia-da-gennaio-spazio-alle-autolinee-priva-500.jpg L’Ast molla i bus urbani in Sicilia, da gennaio spazio alle autolinee private


Dal prossimo 1° gennaio l’Ast sospenderà i servizi di trasporto urbano in alcuni centri medio-grandi della Sicilia, da Augusta a Gela, fino a Caltagirone. La comunicazione della partecipata regionale che gestisce il trasporto su gomma è stata notificata a numerosi sindaci, tra cui quelli delle tre città in provincia di Siracusa, Caltanissetta e Catania. Il servizio urbano è in perdita — si legge nella lettera — dunque i Comuni dovranno attrezzarsi per conto proprio, mettendo a bando le tratte scoperte e coinvolgendo quindi le autolinee private. È così a Caltagirone, dove la partecipata spiega al sindaco che nel 2022 il servizio è andato in perdita per 267mila euro e lo invita, dunque, «a procedere all’affidamento dei servizi mediante indizione di gara pubblica». E poi Augusta, dove le perdite registrate nello scorso anno sfiorano i 48mila euro, o Gela, dove addirittura il negativo di bilancio supera i 450mila euro nel 2022. Dal prossimo 1° gennaio non ci saranno più autobus, i Comuni si arrangino. Con una postilla non di poco conto: la partecipata invita le amministrazioni a saldare le somme ancora non versate per il servizio. Insomma, i Comuni da una parte non pagano e l’Ast, dall’altra, non garantisce più i bus urbani. A farne le spese rischiano di essere i siciliani che ogni giorno vanno a scuola o al lavoro e finora hanno confidato nel trasporto pubblico, con tutti i suoi limiti. 

In questo quadro, il futuro dei 525 dipendenti dell’Ast e dei 176 lavoratori interinali, è tutto da chiarire. Per questo tutte le organizzazioni sindacali, dalla Cgil alla Cisl e alla Uil, dalla Ugl alla Cisal, hanno chiesto un’audizione alle commissioni Bilancio e Trasporti all’Ars, lamentando il mancato coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nel percorso verso la trasformazione dell’Ast in società in house. Soltanto ieri sono state cinque le tratte sospese nel Messinese, otto nel Ragusano, 14 nel Catanese, mentre all’ombra dell’Etna in 20 comuni non è stato garantito il servizio di linea. Uno stato di crisi che colpisce soprattutto le aree interne, secondo il dem Fabio Venezia, che ha presentato un’interrogazione all’Ars.


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