di Ansa

PALERMO, 28 FEB I lavoratori di 28 strutture di
accoglienza, cooperative e altri enti del Terzo settore
affidatari da parte del Comune di Palermo di servizi di
assistenza per varie categorie di soggetti fragili oltre 650
tra disabili, donne vittime di violenza, gestanti e madri con
figli, minori hanno manifestato in mattinata, davanti a
Palazzo delle Aquile. Al centro della protesta i ritardi
ingiustificati del settore Cittadinanza solidale del comune di
Palermo, che ha accumulato un arretrato di 8 mesi nel pagamento
delle rette.
“La nostra giusta protesta conta già tre battaglie vinte dice
Francesco Sprio presidente Agci Palermo . L’emendamento da noi
ottenuto nel decreto Milleproroghe salva i crediti 2021 dai
tagli del Piano di riequilibrio delle casse comunali, l’aumento
delle rette di assistenza, concesso dall’assessore regionale
alle politiche sociali Antonio Scavone e le ispezioni disposte
dall’assessore regionale alla Funzione pubblica Marco Zambuto”.
“Respingiamo come illegittimi i contratti di affidamento
unilaterali imposti dai dirigenti comunali, che non assicurano
il pagamento a 30 giorni delle rette e provocano, senza alcuna
penale per il Comune, ritardi cronici intollerabili come quelli
finora subiti”, dice Mirco Oliveri, rappresentante delle
cooperative del settore Comunità minori e donne a rischio.
L’assessore comunale Cinzia Mantegna ha ricevuto i
rappresentanti di Agci e del Comitato Terzo settore assicurando,
si legge in un anota di Agci, che “i fondi per i pagamenti sono
disponibili, la Ragioneria comunale ha dato disposizione agli
uffici di predisporre gli atti per procedere ai pagamenti
relativi agli arretrati 2021”. (ANSA).
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