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Lilia ed Elizabeth: da Los Angeles al lido Maganuco

Lilia è di origine siciliana, architetto, studiosa di arte, amabile e colta conversatrice. Elizabeth viene da Los Angeles



Modica - Estate intensa quella trascorsa “Al velico”, Club di Macanugo, località marittima di Modica, operativo tutto l’anno mantenendo le caratteristiche del club, del team, una sorta di college per appassionati della vela, non necessariamente agonisti. Ma “Al velico” è anche luogo di incontro, con persone dalla coinvolgente fascinazione, insolito forse incontrare in un lido, che sembra siano capitate come in una sorta di “convention” multiculturale. Professionisti eccellenti dalle più svariate occupazioni, armatori di barche di modelli poco conosciuti in Italia, personaggi creativi nei più svariati campi oltre a velisti esperti.

Da un giro in barca venivano, quando le ho notate, Lilia ed Elizabeth dall’aspetto l’una austero l’altra quasi ieratico, l’una abbronzata, l’altra dalla pelle di un colore latteo interamente avvolta in un pareo il cui colore blu marine esalta il candore della sua pelle. Donne colte per le quali la cultura è passione, è conoscenza profonda, scoprirò in seguito, quando càpito, non proprio per caso al tavolo in cui Elizabeth, Lilia e i suoi figli siedono in attesa di consumare la colazione. Convenevoli di circostanza, presentazioni e avvio di una serie di conversazioni intrecciate, stimolate dagli spunti offerti da Lilia, animate dai suoi figli, uno studioso di fisica e l’altro di matematica, punteggiate dalle notazioni di Elizabeth che interloquisce in un comprensibilissimo e corretto italiano, pur essendo madrelingua inglese.. . una Accademia mi dico, entusiasta per gli stimoli che l’occasionale incontro mi offre.

Lilia è di origine siciliana, architetto, studiosa di arte, amabile e colta conversatrice. Elizabeth viene da Los Angeles, ufficialmente annoverata tra i maggiori esperti valutatori d’arte al servizio di collezionisti, di patrimoni e musei; opera nella zona di Los Angeles e della California Meridionale, ma apprezzatissima anche in Europa avendo, tra l’altro, collaborato con La Sorbona a Parigi oltre che con diverse istituzioni culturali in Europa. Laureata in storia dell’arte all’università americana di Firenze, si è specializzata nell’arte del periodo rinascimentale italiano. “Quando si studia il Rinascimento italiano si capisce che è l’arte che muove il mondo. Grazie ai miei studi sull’arte nel Rinascimento – spiega Elizabeth - ho capito ancora più a fondo cos’è la mia vita, chi sono”. Ma cosa la porta a Maganuco, “Al Velico”? “L’amicizia con Lilia che dura e si consolida sempre più da oltre vent’anni, la Sicilia, l’arte, il sole, il mare, la gente”.

Scorrendo il sito che mi mostra per illustrare la sua attività e rivelarmi quali sono le cose che ama fare, sono attratto da un video in cui Elizabeth si esibisce in una piazza con due ali di stoffa attaccate alle spalle, con le braccia sollevate come se stesse per spiccare il volo tra due folte file di persone. La guardo incuriosito, lei sorride. . .”We can fly” “noi possiamo volare” mi dice serafica mentre sorride con lo sguardo. E così scopro un’altra attività di Elizabeth, una passione, una performance per realizzare una visione. È una “Performer”, una attrice di strada che si esibisce sempre con un gran seguito di pubblico come mostrano i suoi video. La passione per l’arte, parte essenziale del suo lavoro, l’amore per la danza classica che da bambina ha studiato fino all’adolescenza, sono le basi delle sue performances.

“Volo con le mie ali finte per coinvolgere nel volo i miei interlocutori per comunicare con loro, per relazionarmi, per connettermi con gli elementi della natura – spiega Elizabeth - è questo tutto ciò che realizzo “volando” nelle mie performances che sono interlocuzioni col pubblico per farlo “volare” insieme a me. I movimenti della danza sono movimenti di fantasia non seguono una coreografia. Danzando mi unisco al respiro del Mondo e mi coinvolgo nella sua circolarità, mi elevo, ma essendo donna – conclude Elizabeth - mantengo il contatto con la terra. . .anche se volo. Ma oltre 3 ore di conversazione sono coinvolgenti e la curiosità del “Volo” si fa più intensa. E quindi anche senza ali rimaste a Los Angeles e sostituite per l’occasione da un velo, Elizabeth regala a me e pochi altri fortunati una . . .esperienza di volo esibendosi tra ulivi e carrubi. È vero “We can Fly” mi dico alla fine della performance. “Al Velico” si vola non solo a vela!


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