Santa Croce Camerina - Lo yacht “My Solaris” di Roman Abramovich, 140 metri, un valore di almeno 430 milioni di dollari (foto), dopo tanti giorni di rimessaggi e falsi stop and go, aveva lasciato martedì pomeriggio alle cinque il porto di Barcellona. Definitivamente. La compagnia, richiesta di un commento sulla partenza improvvisa, aveva declinato e non risposto. Un portavoce del miliardario russo, aveva spiegato: «Non commentiamo mai i movimenti dello yacht o di altri veicoli o navi». E non è chiaro se a bordo ci sia anche lui.
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Alex Finley, tra le analiste britanniche più attente in materia, si domanda «qual è il retroscena per cui Abramovich ha ricevuto un avviso di cortesia, che ha permesso di spostare Solaris fuori dal porto» al più importante e ricco degli oligarchi colpiti da confische e sanzioni perché in affari col Cremlino. Non è infatti l’unica barca extra lusso sequestrata nell’ultima settimana, anche in Italia: su uno, ormeggiato in Toscana, c’era il sospetto che appartenesse a Putin in persona.
Da ieri a mezzogiorno il “My Solaris” è vicinissimo alla nostra costa: l’imbarcazione in quel momento navigava a 12 nodi (non una grande velocità, come quella che aveva tenuto invece allontanandosi da Barcellona), forse per non farsi notare eccessivamente. Alle 16,23 grazie a un’altra geolocalizzazione tramite Marine traffic, lo yacht era a circa 10 km dal litorale ibleo, in un tratto compreso tra Santa Croce Camerina e Portopalo di Capo Passero
In pratica, l’intero specchio di mare antistante il Ragusano. Alle otto di sera aveva girato da Capo Passero, sempre a una velocità non alta - 11,9 nodi - con la prua rivolta verso nord est. Alle 10,52 di sera era ancora in piene acque italiane, al largo delle coste tra Ragusa e Siracusa. Stamani un altro spostamento, sullo Ionio, davanti alla Calabria: potrebbe essere diretto verso Montenegro.