Sono passati poco più di due anni dalla pandemia da coronavirus. Trattandosi di una infezione trasmessa da un virus nuovo, sappiamo ancora poco relativamente a questa malattia. In particolare non si sa molto circa gli effetti dell'infezione nel lungo periodo. Alcune persone vivono una condizione nota come Long Covid, l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha definita "Post Covid-19 condition” che consiste in una persistenza dei sintomi associati al Covid anche dopo il superamento della fase acuta dell'infezione. D'altronde la durata e le conseguenze appaiono differenti da paziente a paziente e la sindrome può interessare diversi organi. Il punto sullo stato attuale è contenuto nel libro: "Post Covid. Che cosa dobbiamo sapere sulle conseguenze a lungo termine del virus per corpo e mente", di Sergio Harari con Vera Martinella, edizioni Solferino.
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Long Covid: i sintomi
Per Long Covid si intendono i sintomi e i segni che perdurano a distanza di oltre le 12 settimane dal termine della fase più grave della malattia.
I polmoni sono di solito gli organi che possono avere più sequele dopo l'infezione da Covid. In particolare alcuni pazienti lamentano una mancanza di fiato (dispnea) o comunque un affaticamento del respiro, un senso di oppressione al torace e una tosse persistente. Le cause di queste difficoltà respiratorie possono essere diverse, pertanto è necessario sottoporsi ad esami diagnostici per indagare a fondo, in particolare una radiografia toracica e in alcuni casi anche ad una Tac ad alta risoluzione senza contrasto. L'affanno può derivare anche da dolore al petto e cardiopalmo e quindi non è di origine respiratoria ma cardiologica. Questi sintomi possono manifestarsi due o tre settimane dopo dalla guarigione dall'infezione. In questi casi è necessario consultare un cardiologo per evitare che si possono sviluppare infiammazioni del muscolo cardiaco (miocarditi) o altri problemi che possano andare a compromettere la salute del cuore.
L'alterazione di gusto e olfatto può persistere fino a diversi mesi dopo la guarigione dal Covid. Tuttavia nella maggior parte dei casi entro due settimane dalla fase acuta dell'infezione il problema tende a risolversi spontaneamente.
I disturbi gastrointestinali non interessano solo la fase acuta della malattia ma possono manifestarsi anche settimane o mesi dopo la malattia. Il sintomo più diffuso è la diarrea ma sono frequenti anche vomito, inappetenza e dolore all'addome.
Tra i sintomi meno noti del Long Covid vi è la perdita dei capelli. Può verificarsi dopo settimane o anche 2 o 3 mesi dopo aver avuto il Covid. Il problema tende a regredire da solo nel tempo ma bisogna armarsi di pazienza perché l'attesa può rivelarsi lunga.
"Nebbia" mentale e difficoltà a concentrarsi. La difficoltà di concentrazione è un altro dei sintomi a lungo termine del Covid che può interessare alcuni pazienti. In particolare si tratta del brain fog, o nebbia mentale descritta con un termine non medico. Numerosi studi hanno evidenziato, dopo la cessazione dei sintomi principali associati al Covid-19 nella fase acuta, la comparsa di complicanze psichiatriche quali depressione, ansia, disturbi cognitivi e del sonno.