Attualità Ragusa

Maestra di danza comunicatrice di Ibleacque, sindacato giornalisti: grave

Lo scandalo di aver chiesto come unico requisito l'iscrizione alla Camera di Commercio

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 Ragusa - L’Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici (Agirt) "esprime allarme e stupore per il bando sulla gestione della comunicazione e delle attività social con il quale la società pubblica Ibleacque ha assegnato un incarico, strategico per l’intera società civile ragusana, senza alcuna garanzia di competenza e di qualità nell’erogazione del servizio. È, inoltre, quantomeno anomalo che si faccia un bando per l’intero comparto della comunicazione senza dotarsi di ufficio stampa strutturato, come se i comunicatori non iscritti all’Ordine dei Giornalisti possano coprire anche questo incarico senza incorrere nel reato di esercizio abusivo della professione. A proposito di professionalità, peraltro, occorre domandarsi come si possa elaborare un bando, che, per la delicatezza della materia, dovrebbe imporre ai candidati un’alta specializzazione, senza richiedere alcun requisito se non quello dell’iscrizione alla Camera di Commercio. L’Agirt ribadisce la priorità dell’applicazione della legge 150, ricordando il ruolo centrale dei giornalisti nella corretta gestione delle relazioni con le comunità locali, in un sinergico rapporto con gli altri soggetti impegnati nei piani societari di comunicazione".

A scrivere è Pippo Cascio. 

"Appaiono, inoltre, inquietanti i rilievi che sul caso vengono messi in evidenza da una interrogazione presentata nel Consiglio comunale di Ragusa dal consigliere Gaetano Mauro, secondo il quale “…il bando, che appare cucito su misura, è stato chiuso in poche ore con un solo partecipante. Pubblicato il venerdì pomeriggio e già assegnato il lunedì, senza nessun requisito di accesso. Un record di opacità che lascia senza parole…” I giornalisti Radiotelevisivi e Telematici, impegnati in prima linea sul fronte della formazione continua e della sperimentazione sui social, esprimono, quindi, forte preoccupazione per il dilagare di una cattiva prassi che tende ad abbassare sempre di più la qualità dell’informazione, vanificando gli l’impegno dei tanti colleghi siciliani che hanno conseguito master in Manager della Comunicazione pubblica o in Social Media Manager per potenziare le proprio competenze e rendere un servizio sempre migliore alla propria utenza".


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