di Redazione

PALERMO, 04 MAR La questura di Palermo ha eseguito
il sequestro di beni per 2 milioni di euro, stabilito dalla
sezione misure di prevenzione, nei confronti di Tommaso
Inzerillo, 72 anni; Francesco Inzerillo, 65 anni: Giuseppe
Spatola, 46 anni: Benedetto Militello, 34 anni; Antonino Lo
Presti, 35 anni; Antonino Fanara, 36 anni, e Alessandro Mannino,
61 anni, tutti accusati di appartenere all’associazione mafiosa.
I beni sequestrati consistono in 7 imprese, un immobile, 9
auto, 17 rapporti finanziari, una quota pari al 50% del capitale
di una società a responsabilità limitata. Applicata
l’amministrazione giudiziaria a un’impresa di commercio
alimentare.
I provvedimento prendono spunto dalle indagini del Servizio
centrale operativo (Sco) in collaborazione con l’Fbi di New
York, nel corso dell’operazione “New Connection”, che ha portato
a un’ordinanza d’arresto in carcere e ai domiciliari per alcuni
indagati per associazione mafiosa, estorsione aggravata,
trasferimento fraudolento di valori, concorrenza sleale
aggravata dal metodo mafioso e altro. Le indagini hanno
ricostruito i ruoli e le responsabilità nel mandamento mafioso
di Passo di RiganoBoccadifalco, nel quale sono inserite,
storicamente, le famiglie mafiose di Passo di Rigano, Uditore,
Boccadifalco e Torretta. Al vertice del mandamento ci sarebbero
i componenti del clan Inzerillo che può contate su rapporti
privilegiati con la famiglia americana. (ANSA).
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