Attualità
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05/07/2021 07:14

Mafia: alla guida del clan restano i Vitale, boss storici

di Ansa

Mafia: alla guida del clan restano i Vitale, boss storici
Mafia: alla guida del clan restano i Vitale, boss storici

PALERMO, 05 LUG C’è la famiglia Vitale, nome
storico di Cosa nostra, al centro dell’indagine della Dda che
oggi ha portato a 85 misure cautelari. Tra i personaggi di
spicco Nicola Lombardo, genero dello storico capomandamento di
Partinico Leonardo Vitale, già condannato in via definitiva per
associazione mafiosa. Lombardo era deputato alla risoluzione di
controversie tra privati in virtù del “prestigio criminale” che
gli derivava dall’ inserimento organico nella famiglia mafiosa
di Partinico.
   
Fedelissimo di Lombardo era Nunzio Cassarà che ha mantenuto i
rapporti con un altro esponente di vertice del clan, Francesco
Nania, poi arrestato nel febbraio 2018.
   
Altro personaggio coinvolto nel blitz, condotto dalla Dia e
dai Carabinieri, è Michele Vitale, figlio del capomafia Vito,
detto Fardazza, e nipote di Leonardo Vitale. Il suo clan era
capace di coltivare e produrre nella zona di Partinico
ingentissime quantità di marijuana e di gestire un vasto
traffico di droghe, approvvigionandosi, per la cocaina, dalla
‘ndrina dei Pesce di Rosarno (RC) e da un noto narcotrafficante
romano che è stato poi catturato in Spagna dove era latitante.
   
Nelle conversazioni con il narcos romano i mafiosi usavano un
linguaggio cifrato legato ad acquisti di vini per non farsi
scoprire. Nel corso delle indagini è stato scoperto un sito di
stoccaggio in cui era in essicazione una gran quantità di
marijuana, e subito dopo, in contrada Milioti, una vasta
piantagione di circa 3.300 piante di cannabis indica. (ANSA).