di Ansa

PALERMO, 12 LUG Più che un rapporto tra
imprenditori quello che Cesare Ciulla, proprietario della catena
dei negozi Hessian e il boss Giuseppe Calvaruso, reggente del
mandamento di Pagliarelli, era un rapporto di amicizia. I due
sono finiti in carcere oggi nel corso dell’operazione Sottoveste
della guardia di Finanza di Palermo. Ciulla, che ha una
condanna a 10 anni per droga secondo i pm di Palermo, “ha
assicurato, in via sistematica e continuativa, il proprio
qualificato apporto a Calvaruso nella consapevolezza del ruolo
mafioso di quest’ultimo”. I due secondo le indagini della Dda e
l’ordinanza del gip Walter Turturici sarebbero soci occulti in
alcuni negozi ora finiti sotto sequestro. Per ristrutturare la
catena di negozi Calvaruro avrebbe messo in piedi l’impresa
edile la “Edil Professional”. Ciulla avrebbe cercato di mettersi
in contatto con Calvaruso anche quando il boss era in Brasile.
L’imprenditore quando ha saputo dell’arresto di Calvaruso,
durante le festività di Pasqua, avrebbe subito chiamato il padre
del reggente e avrebbe detto di essere a sua disposizione per
tutto. “Io per quello che posso fare a disposizione”, diceva il
titolare dei negozi Hessian all’amico. Che rispondeva: “Grazie,
mi levi dai guai perché non so che dirci… perché non è che solo
fine settimana è pure vigilia di Ferragosto”. I parenti degli
arrestati reclamavano i soldi. I due volevano anche acquistare
un resort a Vulcano. “Gli sto facendo comprare a Vulcano il
residence, dandomi la gestione, il patto è questo”, diceva
Calvaruso nel 2017. L’affare non andò in porto: “Lo sai qual è
la rabbia… che con 300.000 fai l’operazione. E che operazione:
25 unità immobiliari!” (ANSA).
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