di Ansa
PALERMO, 28 FEB Un video di 10 secondi smentisce
le parole di Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra che
ha ‘prestato’ l’identità al boss Matteo Messina Denaro, e da
qualche settimana in carcere per favoreggiamento e procurata
inosservanza di pena.
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I pm Gianluca de Leo e Piero Padova hanno depositato al
tribunale del Riesame, al quale Bonafede aveva fatto ricorso
contro l’ordinanza di custodia cautelare, un video girato da
alcune telecamere di sorveglianza piazzate a Campobello di
Mazara, paese in cui Messina Denaro si nascondeva. Nel filmato
si vede Bonafede, a bordo dell’auto usata dai messi del Comune,
incrociare la Giulietta del capomafia. I due veicoli arrestano
la marcia e il boss e l’impiegato comunale si fermano a parlare.
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L’indagato ha sempre negato di conoscere il padrino di
Castelvetrano. Ma le immagino lo smentiscono.
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Accusato di aver fatto da postino tra il medico Alfonso
Tumbarello, che aveva in cura il boss, e lo stesso capomafia,
Bonafede si è difeso sostenendo di aver saputo che le ricette
prescritte dal dottore a name del geometra fossero realmente per
suo cugino e di avere ignorato che il vero paziente fosse invece
Messina Denaro. (ANSA).
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