di Ansa

PALERMO, 16 GIU Ingressi scaglionati e nssuna
calca, nessun assembramento davanti ai cancelli del liceo
classico Vittorio Emanuele II di Palermo, nei pressi della
cattedrale. “Meglio, molto meglio in presenza dice Giuliana
Gelsomino Quest’anno la Dad ha funzionato, anche se la
presenza a scuola è un’altra cosa. Abbiamo vissuto due anni
molto difficili e la pandemia ha condizionato il nostro percorso
di studio, ma gli insegnanti ci sono stati vicini e ci hanno
dato la forza e la preparazione per presentarci oggi. La prova è
del tutto nuova e complessa”.
I portoni della scuola già alle 8 erano aperti. Riccardo
Raspanti sarà il primo a essere interrogato: “Oggi finisco
questo mio percorso di studio. Quest’anno per noi la Dad è
andata meglio, tutti eravamo più pronti e ci siamo potuti
preparare per questa nuova prova. Tutto in una mattinata.
Importante per noi è stata l’esperienza scuolalavoro. Abbiamo
collaborato con la casa editrice Flaccovio per un progetto, poi
abbiamo preso parte, come guide, all’iniziativa ‘Le vie dei
tesori’ e questo progetto lo abbiamo raccontato ai turisti. Una
esperienza bellissima. Oggi finisco e stasera… Forza azzurri”.
Ci sono alcune studentesse alle prese con pile di fogli che,
sedute davanti la scuola, fanno l’ultimo ripasso e rispondono
distrattamente alle domande, mentre Mattia Gaetano Tumminia tira
un bilancio di questo periodo di pandemia: “Ci è finita bene,
potevamo fare l’esame in Dad, invece oggi ci avviciniamo alla
normalità. Certo, è ben diverso questo esame da quello che mi
avevano raccontato i miei amici più grandi e i miei genitori. Ma
noi siamo gli studentii della pandemia e non lo dimenticheremo
presto”. (ANSA).
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