Attualità Il verdetto

Medici No Vax, il giudice: «A casa senza stipendio»

La sentenza emessa dal tribunale veneto è destinata a fare ordine sul preoccupante fenomeno a livello nazionale

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 Belluno – No vaccino, no stipendio: l’ha deciso il giudice di Belluno, Anna Travia, respingendo le richieste di 2 infermieri e 8 operatori sociosanitari di due case di riposo, che a febbraio si sono rifiutati di sottoporsi alla somministrazione della dose e per questo erano stati sospesi dal servizio. Il medico del lavoro che li ha visitati aveva dichiarato i sanitari "inidonei al servizio", permettendo così di passarli dalle ferie forzate in cui erano stati momentaneamente posti all’allontanamento dal lavoro senza stipendio. A nulla è valso il loro ricorso in tribunale, sostenendo che la Costituzione dà libertà di scelta vaccinale: ragioni considerate "insussistenti" dal giudice, che nel dispositivo ha sancito che "è ampiamente nota l'efficacia del vaccino nell'impedire l'evoluzione negativa della patologia causata dal virus come si evince dal drastico calo dei decessi fra le categorie che hanno potuto usufruire delle dosi". Una sentenza che è destinata a fare giurisprudenza e potrebbe spalancare una novità importante per altre aziende sanitarie che si trovano a fronteggiare il problema in questi giorni.

Come quella pugliese di Brindisi che, proprio in attesa di capire come regolarsi, ieri ha messo in ferie forzate (dunque mantenendo il posto e percependo ancora il salario) 21 operatori sanitari tra medici e infermieri del Perrino (alcuni operanti addirittura in rianimazione) che si sono opposti all’iniezione, nonostante abbiano visto meglio di chiunque altro la strage provocata dal virus. E’ solo l’ultima cronaca ma rifiuti del genere, inconcepibile e inaccettabile, sono stati segnalati anche in altre regioni. La procura di Genova indaga per omicidio colposo dopo la morte di un uomo nel reparto di pneumologia del San Martino, dove una infermiera no vax positiva ha creato un focolaio tra i pazienti gravi. Purtroppo bastano una manciata di operatori contrari, e dunque ad alto rischio infezione per il mestiere che svolgono, per contagiare interi reparti Covid free. Il ministro Speranza ha detto che il governo sta "verificando i numeri definitivi" del fenomeno, circoscritto ma comunque rischioso, "e sulla base di questi valuterà se può essere utile un intervento". Molti governatori starebbero pensando però di agire motu proprio, valutando se la legge gli consenta di stabilire con un’ordinanza locale l’obbligatorietà della vaccinazione almeno per chi lavora in ospedali e case di cura.


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