Roma - L'ex uomo di fiducia dei Graviano che 'profetizzò' l'arresto del boss: "Non parlo per bocca loro. Il boss? Penso che non ne abbia per molto, altrimenti non sarebbe finita così".
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"Le profezie vorrei farle in un altro ambito, queste non sono profezie. Sono cose delicate, serie". Così Mario Baiardo, l'ex uomo di fiducia dei boss Graviano, intervistato da Massimo Giletti, a 'Non è l'Arena', dopo l'intervista concessa a novembre quando disse che Messina Denaro era malato che e che poteva essere arrestato "a breve". "Non posso dirlo in televisione", dice Baiardo rispondendo alla domanda chi è stata la sua fonte sull'arresto imminente di Messina Denaro.
"Non ci sono solo i Graviano, ci sono anche altre persone. Non parlo per bocca dei Graviano...", afferma. "Matteo Messina Denaro, Totò Riina, Bernardo Provenzano dove sono stati arrestati? Tutti e tre in Sicilia, mentre i fratelli Graviano sono stati arrestati a Milano, c'è qualcosa che non torna. I fratelli si stavano rifacendo un'altra vita. I pentiti non possono continuare a inventarsi le barzellette. Se i Graviano dovevano continuare a delinquere, sarebbero rimasti a Brancaccio", sostiene Baiardo.
Quanto a Messina Denaro dice: "Spiace per questa persona, ma penso che non ne abbia per molto, altrimenti non succedeva quello che è successo (l'arresto ndr)...". E a Giletti che lo incalza sottolineando che in pochissimi, a detta del medico che l'aveva in cura, sapevano della malattia del boss replica ancora: "La mia fonte arriva dall'ambito palermitano, non dai Graviano".
Baiardo a Giletti: "Lei sta rischiando parecchio, a 360 gradi!"
Baiardo sull'omicidio di Borsellino: "Graviano non c'era", poi intimorisce Giletti con un messaggio di allerta. IL VIDEO.
«Lei è coraggioso nell’affrontare questo tema, ne deve andare fiero, tanti la stanno abbandonando. Il coraggio non le manca», ha detto Baiardi a Giletti. Le notizie su Messina Denaro mi arrivarono «da un ambito palermitano ma non dai fratelli Graviano, sono 30 anni che non li vedo e sento - ha detto ancora - . Sono 1022 le persone che hanno l’ergastolo ostativo» la cattura di Denaro «non può far comodo solo ai Graviano. I Graviano hanno staccato la spina da Palermo».
Alla domanda su chi sia stata la fonte della sua profezia nel novembre 2022 a Giletti, Baiardo ha risposto: «Non posso dirlo in televisione». «Sappiamo bene - ha proseguito - che non è tutto finito, è finito con l’arresto di Denaro quel tipo di epoca. Stiamo dando troppa credibilità ai pentiti. Trovatemi un pentito che si sia pentito da uomo libero, tutti si sono pentiti per non fare galera. Non sono un pentito non l’ho mai fatto. Ho fatto 12 querele contro chi mi chiama pentito», ha aggiunto Baiardo. L'uomo poi ha fatto un'altra “profezia”: «Matteo Messina Denaro non ne ha per molto - ha detto - altrimenti non succedeva quanto è successo, almeno questo presumo».
Baiardo ha anche rivelato di aver visto la famosa agenda rossa di Paolo Borsellino: «Il passaggio di mano dell’agenda rossa l’ho visto nel '92-93 Ho visto dei fogli che la riproducevano. Io dico che Graviano non era lì come dicono i pentiti a proposito dell’omicidio di Borsellino. Graviano ha 12 ergastoli, non devo difenderlo per fargliene togliere uno». E rivolto al conduttore Massimo Giletti ha concluso: «Lei sta rischiando parecchio, a 360 gradi, fa del buon giornalismo ma sta rischiando, e non solo a livello di mafia».