Aveva 85 anni. Innamorato dell’arte e dello spettacolo, figlio del Nobel ’59 e della danzatrice Maria Cumani, per tutta la vita ha onorato la memoria del padre.
di Redazione


Milano – Si è spento ieri a Milano, a 85 anni, dopo faticosa e lenta malattia, Alessandro Quasimodo, figlio del poeta premio Nobel ’59 e della danzatrice Maria Cumani. Nato a Milano il 22 maggio del ’39, Alessandro è stato tutta la vita innamorato dell’arte e dello spettacolo, allevato tra personaggi di chiara fama, amico di attrici storiche, dalla Gramatica alla Cortese. Sandro era un attore, un poeta, un regista che per tutta la vita ha onorato la memoria del padre viaggiando ovunque per leggere le sue opere, allestire mostre e intestargli premi, non solo nella «sua» Sicilia (presiede il parco letterario di Roccalumera dal 2017). Alessandro era innamorato del teatro: diplomato allo scuola del Piccolo, dopo un corso con Strasberg, ha lavorato in molti spettacoli diretto da Bellocchio, Binazzi; con Chéreau a Lione in un testo di Marlowe, in “Utopia” di Ronconi, nelle prime avventure in città del Teatro Uomo, recitando Pinter e Albee quando non erano di moda, nel Teatrino del Corso, insomma il teatro off cittadino. Ma anche all’allora Salone Pier Lombardo in testi di Wedekind e Testori con Parenti e la Shammah.
Il suo grande compito fu la ricerca sulla poesia, partendo dal grande lascito paterno: curò recital e spettacoli, spesso con Mario Cei, frequentando istituti di cultura italiani ovunque, Europa, Asia e Nord America, dal 1980 al 2010. Onora i genitori con uno spettacolo allestito con la Savignano e Franca Nuti e cura regìe per l’Estate d’arte milanese, un tempo florida e ricca, lavorando anche in Rai e alla radio svizzera. Al cinema è stato spesso nei film di Fellini, da Roma al Casanova, e anche con Tognazzi, Brusati, Wertmuller, Nocita, Morini, Gregoretti, Eriprando Visconti e in “Milano nera,” film milanese scritto da Pasolini, di recente riscoperto dalla Cineteca. I funerali lunedì 5 maggio alle 14.45, in chiesa di Santa Francesca Romana.
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