È morto ieri a 89 anni Fabio Cudicini, ex portiere di Roma, Milan, Udinese e Brescia e padre di Carlo, anche lui portiere. Lo ricorda la società rossonera sui propri profili social: "La tela del Ragno sul nostro Cuore rossonero. Per sempre. È scomparso Fabio Cudicini, campione di tutto con il Milan, grande portiere e grande persona. Le condoglianze di tutti i rossoneri al figlio Carlo, cresciuto nel Club, e a tutta la famiglia. Ciao Fabio".
Con la società della Madonnina ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia (un'altra l'ha vinta con la Roma con cui ha messo in bacheca anche una Coppa delle Fiere). È stato uno dei migliori portieri della storia del calcio italiano, grazie ai numerosi successi ottenuti – peraltro in età avanzata – durante la sua permanenza nel Milan. Non ha mai giocato in nazionale.
Nato a Trieste il 20 ottobre 1935, Fabio Cudicini, prima di approdare al Milan, ha vestito le maglie di Udinese (tre stagioni), Roma (otto stagioni) e Brescia (una). In cinque stagioni con la maglia rossonera ha collezionato 183 presenze e ha vinto uno scudetto (1967-68), una Coppa dei Campioni (1968-69), una Coppa Intercontinentale (1969), una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia. "Black Spider" (Ragno Nero) venne ribattezzato dalla stampa britannica dopo due grandi prestazioni a Glasgow e Manchester. Con la Roma, invece, erano arrivate una Coppa Italia e una Coppa delle Fiere, mentre ha ottenuto la salvezza in Serie B, indossando nella sua lunga carriera la casacca del Brescia.
Ragno Nero: perché quel soprannome
“Black Spider” (Ragno Nero) venne ribattezzato dalla stampa britannica dopo due grandi prestazioni a Glasgow e Manchester. In realtà a Roma era soprannominato “Pennellone”, per i suoi 191 cm di altezza che all’epoca non erano statura usuale per un portiere. Ma quando gli inglesi lo videro vestito di nero, come appunto il mitico Lev Jascin (il primo “Ragno Nero”), fu per loro naturale il paragone con lo storico estremo difensore russo. Cudicini prima mantenne la porta inviolata per 180 minuti contro il Celtic, poi sfoderò forse la miglior prestazione della sua carriera ad Old Trafford contro il Manchester United di Busby, in un match che regalò al Milan la finale di Coppa dei Campioni poi vinta contro l’Ajax di Rinus Michels. Quell’anno, il 1969, il Milan e Cudicini vinsero anche la prima Coppa Intercontinentale. E il “Ragno nero” triestino, in compagnia del concittadino Nereo Rocco, entrò di diritto nella storia del calcio.