Conservare memoria e opera di Andrea Camilleri: nasce il Fondo dedicato allo scrittore siciliano
di Redazione

Roma – “È un regalo al Paese, al mondo della cultura e a tutti gli italiani”: così il Ministro della Cultura Dario Franceschini la nascita del Fondo Andrea Camilleri, nato dalla volontà della famiglia dello scrittore, regista e drammaturgo tra i più noti, letti e amati della scena letteraria italiana del Novecento, inventore del celebre Commissario Montalbano, protagonista della serie di romanzi pubblicati da Sellerio, poi diventata un cult televisivo mandato in onda da Rai 1. Quello del Fondo e dell’Archivio era un sogno coltivato da Andrea Camilleri, che oggi sorge a Roma, in via Corridoni nel quartiere Prati, poco distante dalla casa dello scrittore.
Il Fondo accoglie documenti e scritti che raccontano vita e arte di Andrea Camilleri: 120 faldoni con testi di diversa tipologia, tra cui 60 regie, 30 copioni teatrali, foto di sala, di scena, recensioni, 300 sceneggiature, adattamenti radiofonici e televisivi, e poi poesie, quasi tutte inedite, interventi a convegni, corrispondenze con personaggi del mondo della cultura, come Orazio Costa, Vitaliano Brancati, Primo Levi, Leonardo Sciascia, Raffaele La Capria, Angelo Ripellino. “C’è tutto il percorso che l’ha fatto diventare un Maestro. Dalla regia teatrale alle sceneggiature e i radiodrammi, fino ad arrivare ai romanzi. E tutte le sue corrispondenze personali”, ha dichiarato Antonio Sellerio. Artefici della costruzione dell’Archivio sono state le figlie di Camilleri, Andreina, Elisabetta, Mariolina, e dell’archivista Patrizia Severi, che hanno recuperato da diversi luoghi – le loro case, quella di Porto Empedocle (città natale dello scrittore), garage e magazzini vari tutto il materiale che poi è stato ordinato per essere presentato nel Fondo. Fondo che è ospitato in locali progettati dall’architetto Simone di Benedetto, e che presto diventeranno sede di eventi e mostre, aperto a studenti, appassionati e non solo. Inoltre, è a cura di Patrizia Severi, con il coordinamento scientifico di Andreina, Elisabetta e Mariolina Camilleri, la mostra “Il corso delle cose. Andrea Camilleri e il suo archivio”, inaugurata in occasione dell’apertura del Fondo.
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