Attualità
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29/11/2021 17:37

Omicron, vaccino ancora lontano: opzione quarta dose o terza rafforzata

Contro la variante allo studio una dose maggiore del vaccino attuale o un altro ad hoc per la mutazione

di Redazione

Contro la variante allo studio una dose maggiore del vaccino attuale o un altro ad hoc
Contro la variante allo studio una dose maggiore del vaccino attuale o un altro ad hoc

 Roma – Il vaccino specifico per la variante Omicron del Covid non arriverà così presto, come pare di capire in queste ore leggendo i titoli di alcune testate. Pfizer si è sbilanciata per prima, promettendolo nel giro di 3-4 mesi “previa approvazione normativa”, che necessiterà per forza di altri mesi. Anche Moderna fa sapere che potrebbe comunque impiegare mesi prima di iniziare a distribuire un siero adatto. Sempre che ce ne sia realmente bisogno: l’ad Stéphane Bancel ha spiegato alla Bbc che l’efficacia degli attuali vaccini contro la mutazione – ancora da studiare approfonditamente – non è nota e che in due settimane sarà possibile fare chiarezza su questo aspetto. Una corsa al nuovo antidoto dettata dall’incubo di dover ricominciare da capo, con un’altra pandemia.

Nel frattempo, però, l’azienda fa sapere che potrebbe rendere disponibile in tempi brevi una dose booster da 100 microgrammi: una fiala con un contenuto più elevato di mRNA-1273 potrebbe essere prodotta e arrivare più rapidamente in hub e ospedali per essere “somministrata a soggetti ad alto rischio, come gli immunodepressi e gli anziani”. I quali, annuncia anche il prof. Franco Locatelli, “potrebbero aver bisogno di una quarta dose”. “Non si può escludere – afferma il coordinatore del Cts italiano -. Tutto ci fa ipotizzare che Omicron sia più contagiosa: dobbiamo capire se ci sia una maggiore patogenicità ma sembrerebbe di no, anche se la popolazione del Sudafrica è più giovane rispetto a quella italiana. Quindi va valutato accuratamente, con studi rigorosi” che richiederanno altro tempo.

In Gran Bretagna, intanto, hanno accorciato il richiamo della terza dose ad appena tre mesi dopo la seconda, per tutti i maggiorenni. Omicron differisce notevolmente dalle varianti precedenti perché presenta ulteriori mutazioni localizzate nella proteina Spike e, se dovesse scorrere parallela alla Delta, potrebbe esserci bisogno di un vaccino a se stante, aggiuntivo rispetto a quello che stiamo già facendo. In teoria anche in Italia sarebbe pronta la prima piattaforma di un vaccino anti Covid, progettato apposta per questa variante dall’azienda biotech Takis in collaborazione con la Rottapharm. Ma anche in questo caso l’iter è ancora ai test preclinici, la sperimentazione umana è solo alla fase 1 e, soprattutto, mancando i fondi per proseguire le ricerche.